allavoro.jpg
Al lavoro di Lucio Barabesi

FIRENZE – Cercasi pretendenti. Per un lavoro, se è vero che le difficoltà delle imprese toscane a reperire personale è legata per il 48% alla mancanza di candidati.

A rilevarlo la ricerca Irpet condotta su 600 aziende. A seguire la qualità della domanda (21%) e dell’offerta (31%). Se nell’industria, spiegano i ricercatori, la qualità dei candidati ha un peso importante nello spiegare le difficoltà di reperimento (44% delle imprese), nel turismo prevalgono motivazioni legate alle condizioni di lavoro offerte (31%).

“Dal punto di vista delle condizioni di lavoro – si legge nello studio – il principale limite all’accettazione delle offerte di lavoro è rappresentato dall’orario, in particolar modo nel turismo, dove la motivazione è segnalata dal 25% delle imprese con difficoltà di reperimento (5% nella manifattura); seguono, con percentuali molto inferiori, il salario e il tipo di contratto. Dal lato della qualità dell’offerta di lavoro, la mancanza di competenze sembra riguardare quasi esclusivamente le competenze tecniche, la cui carenza viene segnalata dal 26% delle imprese con difficoltà di reperimento e addirittura dal 39% di quelle dell’industria”.

Una quota ancora bassa delle imprese intervistate, secondo i ricercatori, sembra essere interessata dai processi di transizione digitale e ambientale, soprattutto nel turismo. “Tuttavia, tra coloro che invece dichiarano di aver intrapreso un percorso di sviluppo in tal senso – sostiene Irpet – molto importante appare il ruolo del capitale umano. Diviene così più rilevante la formazione dei propri dipendenti, la ricerca di personale con nuove competenze e l’introduzione di cambiamenti nella struttura e nella gestione delle risorse”.

Articolo precedenteDalle acciaierie a Whirlpool: crisi infinite e le risposte che non ci sono
Articolo successivoIn corso i lavori al geo-tubo di Capalbio per contrastare l’erosione costiera