caporalatoDue pakistani di 55 e 57 anni sono stati fermati dalla Polizia perché accusati di tentato omicidio dopo aver investito, con un’auto di grossa cilindrata, un marocchino 40 anni che aveva denunciato di essere sfruttato da un giro di caporalato per lavori agricoli. Proprio la Procura di Prato ha in corso una indagine su tale fenomeno che aveva già mesi scorsi ad alcuni arresti. L’investimento è avvenuto il 30 gennaio scorso in via Visiana a Prato: l’uomo ha riportato traumi a testa e gambe. Nonostante le operazioni subite è tutt’ ora ricoverato all’ospedale di Santo Stefano di Prato. Secondo le indagini i due fermati avrebbero attentato alla vita del marocchino a causa della sua denuncia. Nel maggio 2016, l’uomo aveva letto sui giornali dell’inchiesta della procura pratese sul caporalato nel Chianti, con lo sfruttamento di profughi che venivano impiegati in un’azienda vitivinicola. L’uomo si era così deciso a denunciare un episodio nel quale lui stesso era stato coinvolto, sempre in Toscana ma in un altro luogo.

Articolo precedenteSanità per tutti. Arezzo, in ospedale arriva l’interprete per sordi
Articolo successivoCiclovia tirrenica. Toscana, Liguria e Lazio insieme per promuovere il territorio sulle due ruote