Guerrina Piscaglia è scomparsa da Ca' Raffaello il primo maggio 2014

PiscagliaGuerrinaSi infittisce nell’aretino il giallo Guerrina Piscaglia sparita da Ca’ Raffaello il primo maggio scorso. Le ricerche nei boschi sul versante di Sestino sono ancora senza esito. C’era anche il cane Askan, esperto nel ritrovamento di cadaveri. Quella di ieri è stata una giornata particolarmente movimentata nell’alta Valmarecchia, invasa letteralmente dalle forze dell’ordine. Oltre quaranta divise tra Carabinieri e Corpo Forestale sono arrivate all’alba nel paese di Ca’ Raffaello per trovare tracce di Guerrina.  In canonica invece sono entrati in azione i Carabinieri del Gruppo Cinofili di Bologna, aiutati dal cane Askan, un pastore tedesco di sei anni specializzato nella ricerca di tracce umane e cadaveri. Il cane si è concentrato per ore nella canonica, ma secondo alcune indiscrezioni sembra non abbia trovato nulla.  Nuove battute alla ricerca di Guerrina si sono svolte nei boschi, ma anche stavolta senza alcun risultato. Il giallo si infittisce lasciando irrisolti troppo quesiti: dov’è Guerrina? È ancora valida la pista dell’allontanamento volontario? Dalle ricerche che si continuano ad eseguire è chiaro che gli inquirenti non escludono il ritrovamento di un cadavere.

Gli inquirenti a casa dei suoceri di Guerrina A Ca’ Raffaello non è passata inosservata la presenza dei due Magistrati inquirenti, Marco Dioni ed Ersilia Spena, arrivati in mattinata per ripercorrere personalmente a piedi il tragitto fatto da Guerrina, quei cinquecento metri di distanza che, lo scorso primo maggio ha percorso dalla sua abitazione alla canonica. Ieri sono stati ascoltati nuovamente a casa dei suoceri, il marito della scomparsa Mirko Alessandrini, i suoi genitori e gli zii.  Nella caserma di Badia Tedalda, il Pm Dioni ha incontrato i cognati di Guerrina, entrambi presenti alle ricerche quella sera del primo maggio quando intorno alle 19 scattò il primo allarme per il mancato rientro.

Il vicino di casa smentisce il marito: mai visto l’ambulante In caserma si sono presentati verso l’ora di pranzo e nel pomeriggio altri testimoni: la sorella di Guerrina con il marito e il vicino di casa di Mirko. Importantissima la sua testimonianza che smentisce quanto dichiarato dal marito. Mirko aveva riferito che il fantomatico venditore ambulante ricevuto in casa per bere una birra proprio la sera prima della scomparsa di Guerrina, aveva fatto visita poco prima alla vicina di casa Rosalba Medici e al marito.  I vicini invece smentiscono tutto: mai visto un venditore ambulante. La testimonianza del marito di Guerrina a questo punto viene messa in dubbio: quanta parte di verità c’è nelle sue dichiarazioni? Nasconde qualcosa o si è semplicemente confuso?

Il cellulare era in paese quando Guerrina era già scomparsa Prosegue anche  la ricerca del cellulare di Guerrina, elemento chiave nella vicenda. Il giorno della scomparsa Guerrina passò molto tempo al telefono, proprio con Padre Graziano (Gratien Alabi), parroco del paese, unico indagato per sequestro di persona,  che intratteneva con la donna una fitta relazione telefonica: dai tabulati sono emersi oltre 4mila contatti tra chiamate ed sms, registrati in poco più di un mese. Dal momento della scomparsa Guerrina ha comunicato solo col cellulare e tramite sms. Ha scritto i primi di maggio alla suocera dicendo che se n’era andata, stanca della propria vita, e che sarebbe tornata a prendere il figlio Lorenzo, ragazzo disabile da cui non si era mai allontanata un giorno prima di allora. Poi un nuovo contatto il 25 luglio con un sms all’amica del cuore: «Tu hai parlato male di un uomo di Dio mentre io sono scappata con il mio amoroso». I primi di settembre arriva la scoperta inquietante che mette in dubbio l’attendibilità dei messaggi: tutti gli sms sono stati spediti tramite la cella che serve il paese nel comune di Badia Tedalda. Questo significa che chiunque li abbia inviati era lì nei paraggi. Ma davvero è stata la stessa Guerrina? Davvero Guerrina tre giorni dopo essere sparita poteva aggirarsi tra le duecento anime di Ca’ Raffaello senza che nessuno la notasse? Fra i paesani e chi indaga cresce lo scetticismo. Se non era lei a maneggiare il telefono, chi lo ha fatto al posto suo? E perché lo avrebbe fatto? Qualcuno si è impadronito del cellulare di Guerrina e lo ha fatto al posto suo? C’è chi le impedisce di muoversi liberamente?

Aspettando la scientifica si pensa al peggio Guerrina non si trova e in attesa dei risultati del Ris, sulle tracce biologiche rinvenute nella canonica di Ca’ Raffaello e nell’auto di Padre Graziano, si dipingono scenari drammatici. Dov’è Guerrina? Il marito e il parroco che ruolo hanno nella vicenda? Ma soprattutto, è ancora viva Guerrina?

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