FIRENZE – Più di un cittadino su dieci residente in Toscana è straniero, 11,1%. Quasi tre in più della media nazionale (8,6%).

La provincia di Prato ha il 21,1% di stranieri, la Città metropolitana di Firenze è al 12,7%. E’ quanto emerge dalla presentazione del ‘Dossier statistico immigrazione 2023’ (con dati del 2022), iniziativa organizzata oggi a Firenze da Idos, Confronti, Istituto di Studi politici S.Pio V, Chiesa Valdese, Cgil Toscana.
Le altre province si collocano sotto la media regionale: Siena si ferma al 10,8%, Arezzo al 10,6%, Pistoia al 10,4% e Pisa al 10,1%. Sotto la soglia del 10% sia Lucca che Livorno (8%) e Massa Carrara (7,2%).

Da segnalare che i dati dei migranti presenti nelle strutture d’accoglienza passano dai 5.090 del 2021 ai 7.125 del 2022, i tre quarti dei quali (75,5%) collocati nei Cas e la parte restante (24,5%) nei Sai. La tendenza generale evidenzia un ulteriore incremento: a giugno 2023 i migranti accolti in Toscana risultano 8263, +16% rispetto a inizio anno.

L’archivio dei permessi di soggiorno del Ministero dell’Interno, per quanto riguarda la Toscana, registra una crescita del 3,1% dei cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti. La guerra in Ucraina ha cambiato la geografia delle provenienze dei migranti toscani: la comunità ucraina, composta prevalentemente di madri con bambini, passa da 11.082 a 19.539 soggiornanti, con un incremento del 76,3% che in un anno porta il Paese al quarto posto della graduatoria dei non comunitari dietro Cina (55.979), Albania (54.684) e Marocco (27.834).

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