export-italia.jpgL’economia toscana continua a viaggiare su un “doppio binario”: da un lato le imprese agganciate alla crescita della domanda internazionale, dall’altro quelle maggiormente dipendenti da una domanda interna estremamente debole.

Cresce l’export ma nel 2014 ancora segno per il mercato interno Secondo i dati di Unioncamere Toscana, l’export, anche nel secondo trimestre dell’anno, manifesta una crescita robusta (+7,1% al netto dei metalli preziosi), con dinamiche sostenute sia verso i Paesi extra-europei (+9,1%) sia all’interno dell’area Euro (+6,1%). La Toscana mette a segno nel trimestre la migliore performance fra le principali regioni esportatrici, grazie soprattutto a macchinari (+33,6%), nautica (+26,6%) e sistema moda (+9,0%). Il traino della domanda internazionale è tuttavia insufficiente per far ripartire l’intero sistema economico-produttivo: le prospettive per l’anno in corso continuano infatti ad essere sfavorevoli per molte realtà imprenditoriali operanti sul mercato locale. Malgrado su tale fronte si registri qualche miglioramento, resta tuttavia ancora prevalente la quota di imprese che accusano un nuovo arretramento del proprio volume d’affari (25% nei servizi, 34% nell’artigianato): in termini aggregati, tanto per l’artigianato che per le imprese del terziario il 2014 è dunque destinato a far segnare un nuovo segno meno. «E’ prioritario – sottolinea Stefano Morandi, vicepresidente di Unioncamere Toscana – far ripartire un trend positivo di investimenti pubblici e privati, puntando su priorità chiare come efficienza e riqualificazione energetica, banda larga, insieme a servizi che facilitino l’accesso al credito ed alla realizzazione delle riforme che veramente servono alle imprese, dalla semplificazione burocratica alla giustizia civile».

 

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