pucciarelliLa squadra che ha cambiato di meno nello scorso mercato di gennaio contro la rosa che è stata maggiormente stravolta nella sessione di trattative invernali 2015. Empoli-Genoa di domenica prossima, ore 15, stadio ‘Castellani’, potrebbe essere presentata anche così. Il club che ha fatto della valorizzazione del gruppo di giocatori che le avevano consentito di essere promossa dalla serie B alla serie A la passata stagione, e quello che ogni anno viene modifico, messo sotto sopra e profondamente modificato, a prescindere dai risultati che vengono centrati nei singoli campionati.

Due diverse filosofie “imprenditoriali” a confronto I presidenti Fabrizio Corsi ed Enrico Preziosi devono avere due idee diverse di come fare calcio: al di là dei budget a disposizione uno preferisce puntare sulla parola conferma e crescita dal proprio settore giovanile, l’altro è rivoluzionario, sempre e comunque, e vive in uno tsunami di trattative senza sosta. I giornalisti che si occupano di calciomercato ad Empoli quasi sbadigliano nei tre mesi estivi che caratterizzano partenze ma soprattutto arrivi in riva al fiume Elsa, quelli di parte genoana non stanno dietro alle notizie. Non fanno in tempo i tifosi del Grifone ad innamorarsi di un Matri, che lo vedono partire verso la Juve, mentre la signora che va al Castellani la domenica sa che quel duo là davanti ad esempio, Tavano-Maccarone, erano insieme anche quando il nipotino era appena nato, ed oggi va in prima elementare. E se al Genoa i rinnovi di contratto o comunque i cambi di maglia, spesso si trasformano in romanzi, ad Empoli puoi star sicuro che tutto viene chiuso con una stretta di mano ed un abbraccio fra dirigente e calciatore. Solo che anche nei paradisi ci sono le eccezioni. Anche nelle scuole migliori c’è l’allievo discolo.

Scoppia il caso Pucciarelli E guarda un po’ il caso mentre si avvicina la gara agli uomini di Gasperini, in casa azzurra scoppia un piccolo-grande caso. Manuel Pucciarelli una settimana fa avrebbe dovuto firmare il proprio rinnovo di contratto con l’Empoli estendendo il proprio legame, attualmente datato fino a giugno 2016, con il sodalizio del presidente Corsi, ma il giocatore ha fatto saperlo di volerlo si fare, ma ad inizio della prossima estate. E nella sede empolese non hanno preso benissimo questo slittamento dei tempi, che puzza di voglia di avvicinarsi alla scadenza naturale dell’attuale contratto, per poi forse liberarsi fra 15 mesi a parametro zero. Manuel Pucciarelli così è stato messo fuori rosa, non convocato per la trasferta di Palermo di domenica scorsa, sorte che dovrebbe ripetersi, salvo colpi di scena, anche per la prossima partita contro il Genoa.  Dopo le parole espresse dal d.s. empolese Carli: «Siamo rimasti male per quanto accaduto perché per noi era una trattativa solo formale con la sua firma ed invece lui ci ha comunicato che vuole farlo a giugno e per noi quella data è inaccettabile», nelle ultime ore ha replicato lo stesso giocatore. «Sono stupito che sia stato montato un caso sul mio conto, dopo 14 anni passati nell’Empoli (e questo dovrebbe fugare ogni dubbio sul mio attaccamento alla maglia). Detto questo sono pronto a riprendere la trattativa sul contratto fin da subito, senza aspettare la fine del campionato come vuole la mia società. Vedendola in maniera positiva la reazione dell’Empoli mi fa intuire di essere, come ha dichiarato il ds Carli, una risorsa importante, quindi mi aspetto il conseguente rispetto. Confido nella saggezza e nell’equilibrio di persone più grandi di me,perché venga smontato e riportato alla normalità un caso che non esiste e non è mai esistito. E che ci occupiamo tutti solo della cosa più importante: l’Empoli». Insomma chi pensava ad un avvicinamento della realtà empolese a quella genoana, può sgombrare il campo da ogni tipo di riflessione in merito.

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