FIRENZE – C’è ancora una storia da scrivere per l’ex sito Bekaert di Figline Valdarno (Firenze). Spetterà al Ge-Group, capofila della cordata di aziende che si è detta disponibile alla riconversione della società.

Stamani in Regione si è svolto l’incontro tra il rappresentante di queste realtà, Federica Parma, ed esponenti del governo toscano. A coordinarlo il consigliere del presidente per le crisi aziendali Valerio Fabiani e dal direttore della direzione regionale per la competitività territoriale Paolo Tedeschi . “Abbiamo compiuto un nuovo passo concreto e serio verso la reindustrializzazione”, ha commentato il presidente Eugenio Giani, esprimendo soddisfazione e sottolineando il giudizio positivo mostrato da parte di istituzioni e parti sociali coinvolte nella vicenda.

“La Regione – ha aggiunto Giani – continuerà a seguire con attenzione gli sviluppi del progetto e resta determinata a trasformare una profonda ferita per il territorio in una solida prospettiva di innovazione e capace di raccogliere la sfida della transizione energetica”.

L’ex Bekaert di Figline e Incisa Valdarno è uno storico insediamento industriale specializzato fino al 2018 nella produzione dello steel-cord, cordicella metallica utilizzata per la fabbricazione degli pneumatici. Fino alla comunicazione da parte della multinazionale belga Bekaert della dismissione dello stabilimento toscano, impiegava 318 lavoratori. Nell’estate dello scorso anno, Ge-Group ha sottoscritto un contratto preliminare d’acquisto per rilevare il sito e l’immobile ex-Bekaert.

“Come ripetuto in più occasioni, infatti, per il Comune – ha sottolineato il sindaco Giulia Mugnai – le priorità per il territorio sono sempre state due: la ricollocazione degli ex lavoratori Bekaert, ad oggi in larga parte avvenuta grazie alle battaglie sindacali e all’impegno dei centri per l’impiego, e la reindustrializzazione dello stabilimento, attualmente abbandonato, riportando effettivamente i 318 posti di lavoro persi sul territorio. Il progetto presentato da Ge Group, che ringrazio per l’interesse che sta dimostrando verso il nostro territorio, è un complesso sistema di economia circolare, con una spinta innovativa che guarda davvero al futuro del Valdarno. Un progetto che auspichiamo possa essere messo a terra al più presto e per il quale, come Comune, abbiamo dato massima disponibilità per renderci facilitatori dei processi, soprattutto dal punto di vista delle nostre competenze in ambito urbanistico, edilizio e ambientale, in modo da velocizzare più possibile la concreta ripartenza di attività industriali nell’area ex Bekaert, arrivando alla risoluzione di una criticità che grava sul nostro territorio e che non è più rimandabile oltre.

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