Foto pagina Facebook Andrea Orlando

CAMPI BISENZIO – C’è l’accordo propedeutico alla riconversione industriale del sito ex Gkn.

L’accordo quadro, che definisce tempi, modalità e strumenti per il progetto di reindustrializzazione di ex Gkn e la gestione della fase ponte da cui poi deriveranno gli accordi più specifici, è stato raggiunto ieri sera dopo una lungo tavolo di confronto a cui hanno partecipato il presidente Eugenio Giani con l’assessora Alessandra Nardini, il consigliere per il lavoro Valerio Fabiani, il capo di gabinetto Paolo Tedeschi, QF la nuova denominazione sociale data da Borgomeo alla ex Gkn, i sindacati.

“Si apre oggi una fase nuova – ha detto Giani- all’insegna della collaborazione fra tutte le parti, ci siamo battuti fin dall’inizio insieme alle lavoratrici e ai lavoratori per questo e oggi finalmente ci siamo. Io ci sarò, la Regione ci sarà, fino a quando non avremo concretizzato il progetto di reindustrializzazione e tutte e tutti saranno tornati al proprio lavoro”.

L’accordo, che dovrà essere sottoposto dai sindacati al vaglio dei lavoratori conferma un cronoprogramma che era quello proposto dall’azienda, stabilisce una serie di garanzie per i lavoratori a partire dagli ammortizzatori sociali che coinvolgeranno tutti i dipendenti più i colleghi degli appalti e segna un percorso condiviso fra azienda, sindacati e istituzioni per dar vita ad un organismo di super visione e monitoraggio di tutto il processo , al quale parteciperanno tutti i soggetti coinvolti.

“Siamo soddisfatti – ha aggiunto Fabiani- , la garanzia della continuità occupazionale anche per i lavoratori degli appalti è stato uno dei nostri assilli. La Regione accompagnerà i lavoratori in tutte le fasi di questo percorso , mettendo a disposizione anche strumenti di formazione che contribuiremo a supportare ed incentivare in linea con gli ulteriori accordi ed ammortizzatori sociali che saranno definiti a breve tra sindacati e QF”

Articolo precedenteEmpoli dedica la prima pietra d’inciampo a Remo Giovanni Burlon
Articolo successivoIl nuovo piano Moby-Tirrenia ha il via libera dei principali creditori