CAMPI BISENZIO – “Il Governo può scongiurare i licenziamenti dando la possibilità all’unico piano di reindustrializzazione esistente, quello della Cooperativa Gff, di essere avviato”.

La Fiom-Cgil alza le barricate sull’ex Gkn. “Dopo mesi di silenzio totale rispetto alle reiterate richieste di confronto della Fiom e della Rsu Qf-ex Gkn – hanno affermato in una nota Samuele Lodi e Stefano Angelini, rispettivamente segretario nazionale e fiorentino -, la direzione aziendale ci ha chiesto un incontro, come previsto dal contratto nazionale, per preannunciarci che ‘la società sta maturando l’intenzione di cessare definitivamente lo svolgimento di qualsiasi attività produttiva’ e che sta valutando il ricorso alle procedure di licenziamento collettivo. Ci informa quindi che, ad oggi, alla scadenza della cassa integrazione in deroga, il 31 dicembre 2023, non sono previsti ulteriori ammortizzatori sociali”.

Gli esponenti Fiom ribadiscono di essere “fermamente contrari alla procedura di mobilità perché riteniamo che vi siano tutte le condizioni per scongiurare i licenziamenti. Abbiamo già chiesto l’immediata convocazione del tavolo presso il Mimit, alla presenza del ministero del Lavoro, di Invitalia e delle istituzioni locali: quella della ex Gkn rientra tra le vertenze importanti del settore automotive e ha avuto sin dall’inizio un carattere nazionale, tanto che anche l’ammortizzatore stesso è stato concesso dal Governo che chiamiamo ad assumersi le proprie responsabilità”.

Secondo Lodi e Angelini “sostenere il progetto consentirebbe di evitare i licenziamenti e garantire ammortizzatori sociali utili alla partenza industriale della cooperativa e al sostegno di tutti i 173 lavoratori ancora in forza a Qf”. “Il Governo rinnovi la cassa integrazione collegata al piano industriale della Cooperativa – concludono -: il momento è ora, non è il tempo dei rinvii ma quello di agire per scongiurare i licenziamenti”.

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