Tempo di Festa del Luca a San Gusmè (Castelnuovo Berardenga) il 6 e 7 e dall’ 11 al 14 settembre. Tradizione, spettacolo e ironia saranno gli ingredienti della Festa nel segno della tradizione e nel ricordo di Luca Cava (in toscano stretto “luca’ava”), personaggio bizzarro del panorama folcloristico toscano e castelnovino ricordato all’entrata del borgo con una curiosa statua: un uomo accovacciato che copre le vergogne con il cappello, intento nello svolgere le sue funzioni quotidiane accanto a una scritta singolare: “Re, imperatore, papa, filosofo, poeta, contadino e operaio: l’uomo nelle sue quotidiane funzioni. Non ridete, pensate a voi stessi”.

La leggenda – Secondo la leggenda da cui prende il nome la festa, nel 1888 Giovanni Bonechi, un contadino del posto, mise nel proprio orto una statua in pietra da lui scolpita, appunto Luca Cava, per invogliare i passanti a fare i propri bisogni fisiologici nel suo terreno. L’obiettivo era duplice: riutilizzare il refluo come fertilizzante e rendere più pulito il paese, indicando un unico luogo dove espletare le “funzioni corporali” in un’epoca in cui non esistevano né i bagni pubblici né quelli all’interno delle abitazioni. Negli anni ’40 alcuni abitanti della frazione, stanchi di essere presi in giro per la statua, decisero di disfarsene. Successivamente, la storia di Luca Cava venne scoperta da Silvio Gigli, che se ne innamorò per la sua ironia e propose la realizzazione di una nuova statua, disegnata dal noto vignettista Emilio Giannelli e realizzata dal maestro Marcello Neri delle ceramiche Santa Caterina di Siena. La festa dedicata a Luca Cava, invece, è nata nel 1972 su iniziativa dell’associazione Pro Loco, che da allora la promuove ogni anno.

La “via dell’Arte” e lo show di Paolo Ruffini – La Festa del Luca si aprirà sabato 6 settembre alle ore 16 con “Botti in campo”, gare eliminatorie tra i “quartieri” del borgo in vista del Palio delle Botti, giunto alla decima edizione e inserito nel circuito nazionale delle corse delle botti organizzate dall’Associazione nazionale Città del Vino. A partire dalle ore 18.30 tornerà protagonista la “Cena dell’aia”, con piatti tipici della tradizione contadina in attesa del concerto di Fiordaliso, in programma alle ore 21.30. La seconda giornata della festa, domenica 7 settembre, si aprirà alle ore 9.30 con l’escursione organizzata dal gruppo Trekking “La Bulletta” alla scoperta del suggestivo patrimonio paesaggistico nei dintorni di San Gusmè Alle ore 10 sarà inaugurata “La via dell’arte”, prima mostra-mercato internazionale di pittura e scultura nel Chianti, e sarà aperto il mercatino di artigiani locali, che rimarrà allestito fino alle ore 22 insieme alla dimostrazione dal vivo di antichi mestieri. Intorno alle ore 11, saranno aperti anche gli stand gastronomici, affiancati da degustazioni di vini Chianti Classico nel pomeriggio, dalle ore 16 alle ore 22. A partire dalle ore 15, inoltre, la serata proporrà spettacoli danzanti e discipline dal mondo – con esibizioni di ballerini professionisti di danze Saidi, danza del ventre, danza con ali, TaiJii Chuan, danze latine e Ape Dance per le vie del paese – prima di lasciare spazio alla Cena del cortile e allo spettacolo dell’attore comico livornese, Paolo Ruffini.

Premi a Fabrizio Frizzi e Massimo Mignanelli – La Festa del Luca tornerà ad animare San Gusmè da giovedì 11 a domenica 14 settembre con tanti altri appuntamenti, tra cui il convegno “Energia per la vita verso Expo 2015: paesaggio, alimentazione, cultura” (giovedì 11 settembre); la Serata Giovani con il Rock Contest (venerdì 12 settembre); la rievocazione della trebbiatura e la consegna dei premi “Silvio Gigli” al conduttore Fabrizio Frizzi e “Paolo Maccherini” al giornalista di Rai 1 Massimo Mignanelli (sabato 13 settembre) e il gran finale con il “Palio delle botti nel Chianti” e i fuochi d’artificio (domenica 14 settembre). Per la prima volta, quest’anno il Palio delle botti sarà rappresentato da un drappo firmato dall’artista senese Renato Ferretti, che sostituirà la statuetta del Luca e sarà presentato durante la cena del Premio “Silvio Gigli”.

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