Fiorentina, buona la prima ma a metà. Bene soprattutto il risultato, un 2-1 sul Catania che permette di salire sul treno delle capo-classifica dopo il primo atto del campionato. Alla squadra di Montella però manca ancora qualcosa. È ciò non è necessariamente un male visto che, al di là della partenza della Serie A, stiamo ancora parlando a tutti gli effetti del cosiddetto “calcio d’agosto”. Essere già oggi al top non sarebbe un buon segnale, specie pensando alla tenuta complessi va della squadra di fronte al doppio fronte che dovrà affrontare la Viola in Italia e in Europa League. Contro gli etnei comunque, il team gigliato si è dimostrato decisamente quadrato. Mai termine fu più azzeccato vista la performance di Juan Cuadrado: in questo avvio di stagione è il giovane colombiano il vero trascinatore della Fiorentina, al di là delle firme prestigiose sui gol di Giuseppe Rossi (che ritrova quella rete che gli mancava da ottobre 2011) e di David Pizarro (bravo a farsi perdonare quel passaggio a vuoto che ha propiziato il gol del momentaneo pareggio catanese di Barrientos).
 
Cuadrado scaccia-guai Nel rinnovato “Artemio Franchi” è andato in onda il Cuadrado-show nella prima di campionato. Dribbling, velocità esplosiva, assist per il gol di Rossi, cross decisivo che ha dato il là al raddoppio di Pizarro. Il classe ’88 sembra già essere diventato un leader carismatico di questa Fiorentina che, soprattutto grazie alla sua inventiva, è riuscita a riproporre quelle trame di buon gioco che hanno fatto grande la squadra di Montella nello scorso campionato. Un bis importante per l’ala colombiana dopo la grande prestazione di Zurigo contro il Grasshopper. Per il momento, dunque, può andar bene così. Il primo “monday-night” della stagione ha dato degli input importanti e comunque incoraggianti, in attesa del miglior Gomez – un palo clamoroso, a porta vuota, nel primo tempo e un altro gol fallito nella ripresa – e del miglior Rossi. Al di là del gol di Pepito, il tandem offensivo può fare molto meglio. Stesso dicasi per il centrocampo viola dove a tratti è mancato un po’ di ritmo.
 
Grana Ljajic In aggiunta, è bene augurarsi che in casa viola si risolva presto il caso-Ljajic: per il ventunenne serbo è ormai rottura con la Fiorentina e la sua esclusione in extremis dalla lista dei convocati contro il Catania è un chiaro segnale di addio. In serata potrebbe esserci il vertice decisivo: sul piatto i 10 milioni offerti dalla Roma, ritenuti ancora non congrui dalla società gigliata che ne chiede 13. Alla finestra ci sono ancora l’Atletico Madrid e il Milan. Nel pre-partita, Sky ha riportato anche la notizia di un presunto scontro tra Ljajic e altri membri dello spogliatoio viola che sarebbe avvenuto qualche ora prima l’inizio del match. Notizia che non ha poi trovato né conferma né smentita, come succede sempre in questi in casi. Situazioni che vanno affrontate facendo – appunto – “quadrato” tra i componenti della rosa. Al resto, ci ha pensato Cuadrado

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