FIRENZE – Un affondo senza tanti fronzoli. Indirizzato agli amministratori pubblici, che sovrintendono la città di Firenze.

“L’escalation degli episodi di criminalità e degrado ci preoccupa: si tratta di un problema che parte dalla mancanza di controllo del territorio con responsabilità che fanno capo sia alle amministrazioni locali che centrale, che devono collaborare per la sua soluzione”, ha affermato il presidente di Cna città di Firenze Luca Tonini, che quindi ha aggiunto: “Anche le associazioni di categoria possono dare il loro contributo alla soluzione del problema e Cna rinnova la sua piena disponibilità a collaborare come richiesto dall’assessore Albanese”.

Il dirigente ha quindi insistito sul ruolo dei dirigenti nella tutela del territorio. “Le imprese sono vere e proprie sentinelle di quartiere, capaci di agire proattiva, segnalando situazioni di degrado e insicurezza, insomma di allerta, che potrebbero sfociare in atti criminali di varia natura, basti pensare all’attività svolta fino ad oggi dal Ccn Borgognissanti che, negli ultimi mesi, ha promosso una raccolta firme per richiedere al Ministero dell’Interno un maggior presidio delle forze dell’ordine – ha affermato ancora Tonini -. Le autorità preposte alla sicurezza, però, devono accogliere le loro segnalazioni ed intervenire, controllando e presidiando, anche se, nell’immediato, non è stata infranta alcuna legge. Condividiamo le ultime misure annunciate da Palazzo Vecchio circa il rafforzamento dell’organico, delle tecnologie di controllo, l’inasprimento delle misure per chi viola le regole e la previsione di azioni di inclusione sociale”.

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