ROMA – Sono le città d’arte le mete preferite dai turisti stranieri per il 2023. Ammettendo risposte multiple, spiccano Roma (70%), Firenze (68%) e Venezia (65%), ma anche da Napoli (62%), Pisa (57%) e Milano (55%). Al decimo posto Siena con il 50%.

Il portale Vamonos Vacanze (Vamonos-Vacanze.it) ha condotto uno studio sui trend del turismo inbound, analizzando le tendenze degli italiani sui motori di ricerca e conducendo un sondaggio su un campione di 4 mila viaggiatori internazionali di età compresa tra i 18 ed i 65 anni.

Tra le regioni preferite per il periodo estivo troviamo invece sul podio, dove a sorpresa non figura la Toscana, Sicilia (65%), Puglia (64%) e Sardegna (61%). Seguono poi Campania (60%) con la sua Costiera Amalfitana e Lombardia (47%) con i suoi grandi laghi, come quello di Como e quello di Garda.

«Nonostante l’aumento dei prezzi legato alla crisi energetica ed al conflitto in Ucraina, sono tanti i turisti che sceglieranno o continueranno a scegliere l’Italia per le loro vacanze» sintetizza Emma Lenoci, fondatrice di Vamonos-Vacanze.it.

Dal sondaggio emerge infatti che tra i viaggiatori europei, durante il 2023 hanno organizzato o vorrebbero organizzare un viaggio in Italia il 78% dei francesi, il 73% dei tedeschi ed il 66% degli inglesi, che si collocano così sul podio. Seguono poi gli olandesi con il 54%, gli svizzeri con il 48%, gli austriaci con il 43% e gli spagnoli con il 35%.

A livello extra-europeo, prendendo in considerazione chi ha scelto di viaggiare in Europa, si collocano invece al primo posto i cittadini statunitensi (60%), seguiti sul podio da brasiliani (58%) e cinesi (49%). Seguono poi gli indiani con il 45%, i sudcoreani con il 42%, i giapponesi con il 41% e gli argentini con il 35%.

«Con le sue città d’arte, ma anche il mare e la natura incontaminata nonché i suoi paesaggi mozzafiato, l’accoglienza calorosa dei suoi abitanti e la sua eccellenza enogastronomica, l’Italia si conferma la meta più amata per un viaggio di piacere» spiegano gli analisti di Vamonos-Vacanze.it.

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