ilicicUn gol da ex al suo Palermo, come quei due fatti all’andata, e poi dirsi addio. Potrebbe essere questa la realtà che attende domenica prossima Josip Ilicic con la Fiorentina. Proprio tre anni fa il fantasista sloveno venne acquistato dai gigliati dal club guidato da Maurizio Zamparini.

La storia di Ilicic alla Fiorentina Non proprio una necessità per la formazione allora guidata da Vincenzo Montella, ma una cifra da versare all’Unione sportiva calcistica nata nel 1900 come indennizzo per il mancato riscatto di Emiliano Viviano attraverso l’acquisto di un elemento che aveva fatto bene al ‘Barbera’ ma non così tanto da convincere le società top italiane a prelevarlo. Ci riuscì la società di proprietà della famiglia Della Valle ma l’Aeroplanino ebbe modo di discutere subito con il classe ’88 di Prejedor che nel ritiro di Moena fece subito capire che non avrebbe voluto giocare da centrocampista, come invece era stato provato in un’amichevole all’ombra dei monti trentini. Montella si legòal dito quella dichiarazione e per tutto il primo girone di andata a Firenze, Josip Ilicic passò più tempo in panchina che sul campo da gioco. Ventuno presenze e tre gol per l’ex jugoslavo, che ebbe modo pure di litigare con i tifosi nell’annata successiva, tanto da lasciare il campo nel corso di una sfida contro il Napoli prima gettando a terra una fascia di ‘lutto al braccio’ che i viola portavano in quella giornata, e poi litigando con alcuni tifosi che lo fischiavano appostati nel settore di tribuna. Ma Montella che lo aveva ‘condannato’ all’inizio, e perdonato anche per un clamoroso errore sottoporta nella finale di coppa Italia contro il Napoli che poteva portare i gigliati quantomeno alla disputa dei supplementari, nel mercato invernale di un anno e mezzo fa lo salvò, volendo recuperarlo ed impedendo che le lusinghe di Torino e Bologna divenissero realtà. Ed ebbe ragione l’oggi tecnico della Sampdoria perchè Ilicic fra la passata stagione e l’inizio di questa si è espresso su livelli da top player europeo, con 21 reti in 51 partite, molte delle quali decisive sia in campionato che a livello europeo. Ma il numero 72 della Fiorentina è come ‘dottor Jekill e mister Hyde’, ed ogni tanto in lui rispunta l’anima del guastafeste: prima l’arrabbiatura sonora per una sostituzione nella gara di ritorno dei sedicesimi di Europa League contro il Tottenham, poi il litigio furente con Paulo Sousa, sabato scorso, per un richiamo dell’allenatore portoghese nei suoi confronti, che l’ex anche di Maribor e Bonifika Coper non ha gradito.

Ilicic verso l’addio a Firenze La società non ha gradito e visto che Ilicic è uno dei pochissimi giocatori con cui il club viola può fare plusvalenza la prossima estate, a prescindere da chi sarà il prossimo mister che guiderà la squadra gigliata, il ragazzo cresciuto nel Triglav verrà venduto. Nelle prossime due gare, le ultime in maglia Fiorentina, può però cercare di lasciare quantomeno un buon ricordo. A partire dalla partita di domenica prossima, contro un pezzo del suo passato, già punito all’andata con due splendide reti senza esultanza. Perchè checché se ne dica, Ilicic è un bravo ragazzo ma che ogni tanto perde il controllo. Il Tottenham ci punta per prendersi la rivincita su Leicester in Premier League la prossima stagione ma anche Southampton e Lione hanno presentato proposte al suo procuratore.

 

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