A dicembre scorso era stato il sindaco Franco Ceccuzzi a chiederne le dimissioni. Sabato scorso a chiedere di fare “un passo indietro” è stato il PD provinciale senese. Ai giornalisti che gli chiedevano una replica, il presidente della Fondazione MPS Gabriello Mancini, intervenuto questa mattina alla presentazione del bilancio della Finanziaria Senese di Sviluppo (Fises), ha preferito non rispondere. Ma al gesto di responsabilità chiesto dal Partito Democratico sembra difficile possano seguire dimissioni da parte del presidente assicura chi lo conosce bene.

I timori e le dimissioni Oggi più che mai, e questo è il timore a Siena, le dimissioni di Mancini rischierebbero di rendere ancora più precario un quadro istituzionale che ha già visto aprirsi una nuova pagina con la crisi in Comune e l’insediamento del Commissario Enrico Laudanna. Nel caso di un avvicendamento anche a Palazzo Sansedoni, infatti, gli enti nominanti, Comune e Provincia, dovrebbero nominare la nuova deputazione generale. E spetterebbe al neo commissario nominare 8 dei nuovi 16 membri. Un’ulteriore nuova pagina che i senesi preferirebbero non scrivere.

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