La truffa di 400mila euro, individuata dai Nac di Salerno, ai danni dell’Unione Europea, messa in atto da un imprenditore agricolo di Vibo Valentia sui finanziamenti PSR nei settori olivicolo e seminativo – dichiara il presidente nazionale Confeuro Rocco Tiso – è un episodio che desta preoccupazione. La tutela del primario – continua Tiso – passa anche da un costante controllo dei processi di finanziamento e quindi della tutela degli agricoltori che dei fondi europei hanno assoluto bisogno per il rilancio della propria attività, e quindi dell’intero comparto agricolo. Servono pertanto – conclude Tiso – nuove norme per una modifica strutturale della filiera agroalimentare, che però non equivalgano a un ulteriore carico burocratico, ma siano regole serie e precise anche per le banche che erogano questi fondi.

Articolo precedenteDanneggiano auto e vetrina, due giovani arrestati e incastrati dalle orme delle scarpe
Articolo successivoConfcommercio Firenze: «Stop alle sagre selvagge nel Chianti»