Smaltimento-Rifiuti.jpg«Costi certi e pesanti per i Comuni (e per i cittadini) e servizi non di grande qualità». E’ la fotografia che Alessandro Ghinelli sindaco di Arezzo e presidente dell’Ato Toscana Sud fa del servizio raccolta rifiuti e spazzamento nel suo Comune ma anche nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto. Considerazioni che arrivano qualche giorno dopo l’esplosione dell’inchiesta della Procura di Firenze su presunte irregolarità nell’affidamento del servizio a Sei Toscana che ha portato agli arresti domiciliari il dg di Ato Toscana Sud e innescato una serie di dimissioni a catena da parte di molti indagati coinvolti nella vicenda.

18 mln a Sei Toscana Che il servizio non fosse dei migliori, tuttavia, Ghinelli se ne era accorto da quando si è seduto sulla poltrona da sindaco nel giugno del 2015. «E’ un meccanismo perverso – spiega a agenziaimpress.it –. Il rischio d’impresa è tutto sulle spalle dei Comuni. Arezzo, per esempio, ha dato 18 milioni di euro al gestore Sei Toscana senza avere avuto in cambio garanzie sulla riscossione delle bollette. E questo non è corretto perché anche il gestore deve assumersi una parte di responsabilità». E allora ad Arezzo hanno deciso di internalizzare il servizio di riscossione, risparmiando 600mila euro l’anno.

«Prematura la costituzione parte civile» «Il Comune in questo scandalo sui rifiuti ci sta stretto – aggiunge Ghinelli – la decapitazione dell’Ato è stata un passaggio pesante in un momento in cui l’ente si era riappropriato della propria identità e aveva approvato due regolamenti: uno relativo all’igiene e l’altro per testare la qualità del servizio reso ai cittadini. L’Ato aveva demandato all’ingegner Andrea Corti di veicolare questa richiesta a Sei Toscana. E ora siamo tutti molto preoccupati perché è venuto a mancare chi fa queste trattative». Alla luce dell’inchiesta, però, il sindaco di Arezzo ci tiene a precisare che «se saranno appurati i comportamenti emersi nel corso delle indagini , è meglio se il direttore generale è stato reso inefficace». Al momento Ghinelli, a differenza di altri suoi colleghi, non ha ancora valutato la costituzione di parte civile in un eventuale processo: «E’ prematuro, vorrei che prima fossero completate le indagini, ho fiducia nella Magistratura e ho chiesto un colloquio con i Magistrati. Chi deve pagare paghi, io devo garantire un servizio ai miei cittadini. Poi, eventualmente, si arriverà all’annullamento della gara per il servizio sui rifiuti e solo allora valuteremo un’eventuale richiesta danni. Ma se bisognerà rifare la gara per l’affidamento del servizio dal 2017 chiederò al presidente della Regione Enrico Rossi un colloquio per trovare un sistema organizzativo migliore di quello attuale. E a quel punto io e l’Ato vorremo metterci un occhio sopra».

Siena, interrogazione urgente in Consiglio Le dichiarazioni del sindaco Ghinelli si aggiungono alle numerose prese di posizione di suoi colleghi  e delle forze politiche. A Siena, per esempio, l’associazione “Siena Attiva” ha dichiarato di voler presentare un’interrogazione urgente al Consiglio comunale di oggi «al fine di consentire ai cittadini di avere maggiore conoscenza circa la situazione e l’operatività dell’Ente Regolatore Ato Toscana Sud e delle due società Sienambiente e Sei Toscana in relazione ed in conseguenza delle misure cautelari adottate nei confronti, rispettivamente, del direttore e dei due amministratori delegati, già peraltro tutti dimessi» si legge in una nota. «Le istituzioni – prosegue –  devono adoperarsi allo scopo di sollecitare e ottenere massima e celere chiarezza in relazione alla vicenda, affinché siano rapidamente ristabiliti equilibrio e trasparenza».

M5S: «soddisfatti ma calice amaro» «Per il M5S non ci sono parole adatte a descrivere la sensazione di soddisfazione che si prova ad aver avuto ragione in questi ultimi due anni, benché in realtà, questa soddisfazione sia un calice amaro come il fiele». E’ quanto dichiarano i grillini di Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano e Torrita di Siena che per primi annunciarono scorrettezze nella gara. «In meno di una settimana abbiamo metabolizzato che non solo i nostri “amministratori” son stati così arroganti da non ascoltarci e da deridere il nostro lavoro, non solo hanno approvato come dei passacarte tutto quello che il direttore di Ato Toscana Sud gli redigeva senza mai entrare nel merito e senza batter ciglio, venendo meno ai loro obblighi istituzionali. Non solo. Non hanno nemmeno provato a domandare, in sede di assemblea, se le interrogazioni che il M5S sottoponeva loro nei consigli comunali  avessero un minimo di riscontro». Il Movimento 5 Stelle, inoltre, disapprova la nomina di Enzo Tacconi quale direttore generale pro tempore. « Mai avremmo potuto pensare – si legge nella nota – che la scelta dell’assemblea dei sindaci andasse a cadere sulla figura dell’ingegner Tacconi che, va detto per verità di cronaca, non è al momento indagato. Ciò non toglie che sia stata una scelta veramente poco intelligente, da parte loro, caricare tutta la responsabilità della direzione di Ato Sud sulle spalle del vice di Corti. Data l’indagine appena terminata e l’imminente inizio del processo, sarebbe stato molto più corretto scegliere una figura professionale del tutto estranea ai fatti. Si chiama principio di precauzione».

La precisazione di Ato: «Nomina interna per regolamento»  E proprio su questo tema, l’Ato Toscana Sud ha voluto precisare che «la nomina – secondo l’articolo 19 del regolamento per l’organizzazione delle aree, dei servizi e degli uffici – indirizza la scelta, in caso di impedimento del direttore generale in carica, soltanto verso un dipendente Ato. La designazione è temporanea e la designazione dell’ingegner Enzo Tacconi, che non risulta indagato nell’ambito del procedimento penale in corso che riguarda altri soggetti, è dunque da ritenersi necessaria per garantire la continuità dei servizi e delle funzioni dell’Ato rifiuti, in mancanza delle quali il danno per i Comuni ed i cittadini potrebbe essere irreparabile. Il consiglio direttivo ha anche formulato un sincero ringraziamento allo stesso Tacconi per la disponibilità data in questa occasione».

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