RADICONDOLI – Avanti ma insieme. I sindaci dell’area che insiste sulla risorsa geotermica, tra le province di Siena, Pisa e Grosseto, hanno delineato il percorso da seguire quando, nel 2024, scadranno le concessioni.

Enel, il gestore di tutti gli impianti, ha già prospettato un piano ambizioso, con un investimento cospicuo e la possibilità però di prolungare l’appalto di almeno dieci anni.

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Un’opportunità sostenuta anche degli amministratori, che però hanno mostrato un certa fermezza nei confronti del colosso energetico. “E’ chiaro che le cifre di cui si parla sono ragguardevoli – hanno affermato i sindaci -, ma da sole non bastano e potrà essere un buon piano, accettato con favore dai sindaci, soltanto quando si andrà oltre i numeri entrando nel merito delle scelte ed indirizzando decisioni ed azioni nell’interesse primario dei territori. Enel può e deve dare di più. La crescita delle nostre comunità non può basarsi solo sulle azioni unilaterali di Enel”.

E ancora: “La geotermia in quest’area è culturalmente e socialmente accettata se continuerà ed accrescerà la propria capacità di contribuire al futuro ed al benessere di questi territori. Al contrario qualora le distanze, in termini di ricadute, ricchezza e possibilità dovessero ulteriormente acuirsi anche le posizioni e le scelte delle istituzioni non potrebbero che mutare”. La geotermia in Toscana contribuisce al 30% del fabbisogno energetico.

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