L'Isola del Giglio vive il suo giorno più lungo dopo il naufragio della Costa Concordia accaduto ormai 18 mesi fa. Era il 13 gennaio 2012, infatti, quando alle ore 21.42 la nave da crociera impattava contro gli scogli delle Scole per finire a naufragare alla Punta della Gabbianara. Una notte sciagurata che causò la morte di 32 persone, due delle quali ancora disperse. In questo anno si è lavorato senza sosta per giungere al giorno più atteso, il giorno della verità. Il consorzio di aziende Titan Micoperi, insieme a Costa Crociere ed anche alla Protezione Civile, hanno scommesso sul progetto di rotazione e futura navigazione della nave per portarla lontano dalle coste dell'Isola del Giglio. Oggi è la conclusione della prima fase del progetto, la rotazione, cioè la messa in asse verticale del relitto. L'operazione è diretta dal sudafricano Nick Sloane (leggi).Sull'isola sono sbarcati giornalisti da tutto il mondo per raccontare quella che è considerata un'impresa titanica, la prima al mondo per una nave di quelle dimensioni.

Ore 00.30 La notizia più attesa, completamento parbuckling possibile tra 3 ore Alla mezzanotte inoltrata la notizia più attesa. La rotazione della Concordia si avvia alla fase finale che potrebbe portare il relitto in assetto verticale nelle prossime 3 o 4 ore. A darne notizia il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli: «Siamo entrati nella fase finale della rotazione, superato il 24 esimo grado e l’acqua sta entrando nei cassoni». A confermare la buona notizia tanto attesa anche l'ingegnere di Micoperi Sergio Girotto: «A mezzanotte è stata interrotta la fase di tensionamento per far entrare l’acqua nei cassoni. Il comportamento del relitto è secondo le aspettative. Tre ore possono essere sufficienti». Il prossimo aggiornamento è fissato alle ore 2.   

Ore 21.27 Collegamenti marittimi di prima mattina Per garantire un minimo di continuità territoriale ed ovviare alle esigenze della popolazione, sono state attivate due corse di traghetti altrimenti non previste. La prima partirà da Porto Santo Stefano alle ore 05.00 di martedì 17 settembre e la seconda da Isola del Giglio alle ore 06.30. Poi, di nuovo, l'isola tornerà senza collegamenti fino al termine delle operazioni.

Ore 19.14 Stop di un’ora, avanti fino all'alba Le operazioni di tiraggio dei cavi sono state interrotte per un’ora, a partire dalle ore 18, per consentire un'attività di manutenzione sui cavi non più in tensione. «Quattro delle trentasei funi che dovrebbero cadere lungo i cassoni ostacolavano le altre in tensione. Era un problema previsto e c’era una squadra attrezzata per risolverlo. Ora andiamo avanti». ha detto l'ingegnere di Micoperi Sergio Girotto. «Andremo avanti ad oltranza per tutta la notte e le prime ore dell’alba perché a questo punto le cose procedono come devono ma con una tempistica più dilatata» sono state le parole del capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. E per non intralciare la quotidianità dei gigliesi, che oggi hanno vissuto una giornata da “isolati” a causa delle interruzioni dei collegamenti marittimi, Gabrielli ha precisato: «Domani, salvo situazioni che complichino le attività, garantiremo la partenza del traghetto delle ore 06.00». «La partita non è chiusa – ha aggiunto il capo della Protezione Civile -, la strada è ancora abbastanza impegnativa. Quando domani avremo concluso l’operazione potremo dire di aver finito nella consapevolezza che affronteremo diversi problemi». Intanto, è stato annunciato l'arrivo al Giglio del ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando.

Ore 16.41 Almeno altre sei ore di lavoro per completare la prima fase della rotazione Secondo i tecnici fino ad ora è stata realizzata la metà della prima fase delle operazioni di parbuckling (la nave è ruotata di 10 gradi) dove è necessario usare i martinetti per far ruotare la nave. «Quando raggiungeremo la fase necessaria per immergere i cassoni non sarà più necessario usare i martinetti ma la forza di gravità immettendo acqua nei cassoni –  ha spiegato  il responsabile del progetto di rimozione della nave per la Costa Crociere, Franco Porcellacchia –  Ma per far questo ci vorranno almeno altre 4-6 ore. L’obiettivo è fare tutto con grande prudenza. Non è corretto parlare di ritardo. Questa impresa incredibile era ipotizzata in 12 ore, se poi ce ne vogliono 16-18 poco importa. Siamo contenti di come vanno le cose. E non siamo preoccupati per l’arrivo del buio o del peggioramento delle condizioni meteo. Siamo attrezzati per lavorare 24 ore su 24 in qualsiasi condizione». Interpellati dai giornalisti, i tecnici hanno ribadito che «non è questo il momento per valutare l’impatto del danno sulla parte sommersa della nave. Abbiamo intravisto con le telecamere che l’impatto dello scoglio sulla fiancata è stato importante, ma lo valuteremo poi».

Ore 16.08. Rotazione 3,5 gradi l’ora Lo scafo Costa Concordia sta ruotando di 3,5 gradi l’ora sollevandosi rispetto alla superficie del mare di qualche metro.  Quasi tutto il ponte superiore è riemerso.  Una nuova conferenza stampa è in programma alle 16,20 mentre per le 18,30 è atteso all’Isola del Giglio il ministro dell’ambiente Andrea Orlando.

Ore 12,44 Il lato di dritta della Costa Concordia si è staccato dal fondo ed è ruotato di tre gradi, emergendo di qualche metro, ben visibile a occhio nudo, «senza significativi o apprezzabili sversamenti». Dall’inizio della rotazione si è notato da subito un movimento di 1,5-2 gradi «che hanno dimostrato che lo scafo rispondeva alle sollecitazioni» hanno spiegato i tecnici. Durante i mesi che ha trascorso in acqua, il lato di dritta ha subito degli schiacciamenti di un metro e mezzo in verticale per uno spostamento totale di due metri. «La rotazione sarà finita al cento per cento quando il carico comincerà a diminuire a partire da un certo picco. Questo vuol dire che la chiglia, pur essendosi staccata dagli scogli, deve assestarsi sul nuovo fondale. A breve pensiamo di abbassare il valore del carico e faremo previsione sulla durata della rotazione» ha precisato l'ingegnere Micoperi Sergio Girotto.

Ore 11.00 Visibili sullo scafo i primi segni della rotazione. Si iniziano a vedere i primi segni di rotazione della Costa Concordia. Dalle fotografie da terra si inizia a notare piuttosto chiaramente, sullo scafo bianco, una striscia scura di ruggine, mista a vegetazione marina, che indica chiaramente la parte rimasta sommersa per 612 giorni. Da una mezz'ora sui cieli del Porto vola un elicottero. A breve è attesa una nuova conferenza stampa.

Ore 09.06 È iniziata l'operazione di parbuckling, la rotazione della Costa Concordia. “Dopo un paio di ore dall’inizio del tiraggio”, assicurano i tecnici, "sarà visibile il movimento del relitto". Lo scafo è imbragato con 36 cavi di acciaio con un tiro iniziale di 2mila tonnellate. Ogni incremento di tiro equivarrà a circa 200 tonnellate. Il distaccamento del relitto dalla roccia è atteso a tiro intorno a 4mila tonnellate, quindi entro un paio di ore dall'inizio dell'operazione. Ogni movimento viene monitorato per mezzo di telecamere subacquee. Per riportare in piedi lo scafo i cavi dovranno essere tirati di circa 21 metri, 3,5 metri per ogni ora in modo da effettuare un'azione costante ma non pericolosa per la struttura della nave.

Ore 08.50 Tutti gli operai che stavano lavorando attorno alla Costa Concordia e sulla prua hanno lasciato lo scafo, segnale che le operazioni di parbuckling stanno per cominciare.

Ore 07.45 A breve il via all'operazione Partirà a breve l’atteso parbuckling, l’operazione di rotazione della Costa Concordia su cui sono puntati gli occhi di tutto il mondo. Ad annunciarlo il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli insieme all'ingegnere di Micoperi Sergio Girotto che in conferenza stampa  ha annunciato che «Il savage master si sta imbarcando per entrare nella control room già posizionata. Si stanno effettuando gli ultimi collegamenti con il relitto e tutto il team si imbarcherà.  Le operazioni dovrebbero partire a breve.  Questa notte il tempo non è stato favorevole. Le operazioni si sono sovrapposte ma tutto è nella norma e regolare. Abbiamo posticipato l’inizio ma non ci sono problemi». A chi gli ha chiesto se lo slittamento di due ore nell’inizio delle operazioni possa rappresentare un problema con l’arrivo del buio, Girotti ha risposto che «il buio non rappresenterà un problema ma non credo che si arriverà alla serata. Con le tempistiche abbiamo preso anche un piccolo margine».  In merito a quando la rotazione del relitto sarà visibile, l’ingenere ha detto che «si dovrebbe vedere dopo un paio d’ore dall’inizio del tiro».

Ore 06.30 Il ritardo di due ore Alle ore 06.00 Gabrielli aveva annunciato lo slittamento di due ore nell'inizio delle operazioni a causa del « violento temporale che si è abbattuto sull’isola nella notte e la scarica di fulmini che non ha permesso il posizionamento della control room vicino al relitto e la sistemazione delle panne». Operazioni che si stanno svolgendo in questi minuti. «Ho sempre detto che il nostro compagno sarebbe stato il meteo» ha spiegato Gabrielli tranquillizzando sullo svolgimento delle operazioni di rotazione. «Non c’è nessun tipo di modifica nell’iter stabilito».  

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