FIRENZE – Un fenomeno che non conosce crisi. In Toscana nel 2022 sono stati giocati oltre 7 miliardi e 396 milioni euro, di cui la maggior parte (3 miliardi e 949 milioni euro) fisicamente, il resto online.

Le perdite ammontano a oltre 1 miliardi e 196 milioni euro. Di fronte a questi numeri, le istituzioni non si sono tirate indietro, dando vita al progetto Slot Out, frutto di una coprogettazione tra Anci Toscana, Acli Toscana e Arci Toscana. “I dati dimostrano quanto sia importante coniugare percorsi di deslottizzazione a percorsi di sensibilizzazione e formazione. Nel nostro Paese il numero di giocatori d’azzardo è sempre stato molto elevato e l’impegno per sensibilizzare sul tema, da parte di tutti, è fondamentale – hanno affermato Giacomo Martelli ed Elena Pampana, presidente e vicepresidente di Acli Toscana -. Abbiamo fatto, e continueremo a fare, la nostra parte. La ludopatia ha dei riflessi che seri sul benessere fisico e mentale di una persona, sulle loro condizioni sociali ed economiche. La speranza è che il lavoro nei nostri circoli toscani possa essere preso a modello. Serve, in modo diffuso, continuare la lotta alla ludopatia e proporre eventi di sensibilizzazioni per essere a fianco di giovani, anziani e coloro che si ritrovano in condizioni di difficoltà a causa di questa patologia”.

Il gioco d’azzardo, è stato rilevato, risulta una condizione che si appoggia e si nutre dello stato di solitudine e fragilità in cui versano le persone. C’è una ricorrente difficoltà nel chiedere aiuto, a volte per un sentimento di vergogna. E spesso la dipendenza da gioco d’azzardo si associa ad altre fragilità, anche sanitarie, o ad altre dipendenze, come l’alcool. Il gioco online inoltre porta ad una ancora più accentuata dimensione di solitudine ed isolamento.

La pandemia ha aggravato molte di queste condizioni e il gioco d’azzardo viene spesso percepito come una soluzione per uscire dalla povertà, in sostituzione a dei percorsi di investimento e pianificazione a lungo termine. La cultura dell’azzardo si sta diffondendo nella popolazione giovanile, che ricorre con sempre maggior frequenza al gioco d’azzardo ed allarmante risulta anche il dato che evidenzia quanto il gioco d’azzardo sia diffuso tra i minorenni, che per legge non hanno accesso a questo mondo.

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