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GROSSETO – L’ospedale Misericordia di Grosseto registra un costante aumento delle persone con disabilità prese in carico attraverso percorsi assistenziali dedicati (PASS).

Il trend è in crescita dal 2019, ma ha conosciuto un’impennata decisiva nell’ultimo biennio, con utenti provenienti anche da fuori Toscana, in particolare da Campania, Lazio e Sardegna.

A rendere noti i dati è l’Asl Toscana sud est, sulla base delle rilevazioni dello staff di facilitatori dei PASS dell’area grossetana.

Dal 2019 al 2022 sono stati 128 gli inserimenti di utenti (tra pediatrici e adulti), che hanno generato complessivamente 185 richieste di prestazioni. L’incremento più significativo si è verificato però dal 2023 a oggi: in poco meno di due anni sono arrivate 91 istanze da utenti pediatrici (120 richieste di prestazioni) e 277 da adulti (330 richieste), per un totale di 368 nuovi utenti e 450 prestazioni richieste.

Complessivamente, quindi, negli ultimi due anni le richieste di prestazioni sono più che raddoppiate rispetto ai quattro anni precedenti. I percorsi PASS vengono attivati attraverso l’apposita piattaforma regionale dedicata alla sanità e permettono di semplificare l’accesso a visite, esami e terapie per le persone con disabilità, riducendo le cosiddette “barriere invisibili”.

“Si tratta di un risultato che spiega la sempre maggiore inclusività delle procedure di presa in carico degli utenti e in particolare delle persone con disabilità”, commenta il direttore medico di presidio dell’ospedale Misericordia, Michele Dentamaro. “Ringrazio tutto lo staff che segue i percorsi PASS: grazie a loro riusciamo a ridurre anche le barriere cosiddette “invisibili”, ovvero quelle legate all’organizzazione dei servizi e alla formazione del personale. È nostro compito rimuovere gli elementi che rendono più complicato per i cittadini disabili sottoporsi a visite, esami o terapie”.

L’Asl Toscana sud est sottolinea come il crescente numero di accessi, anche da altre regioni, testimoni la qualità e l’efficacia del modello organizzativo adottato dall’ospedale di Grosseto nella gestione delle disabilità complesse.

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