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FIRENZE – I distretti tradizionali toscani nei primi tre mesi 2022 hanno realizzato 5,7 miliardi di euro di esportazioni a prezzi correnti, superando di circa un miliardo il valore del primo trimestre 2019 (+20,1%) e del corrispondente periodo 2021 (+23,3%).

Secondo il Monitor dei distretti della Toscana, elaborato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, anche al netto dell’effetto prezzo i settori manifatturieri delle specializzazioni distrettuali e dei poli mostrano variazioni positive rispetto al primo trimestre 2021 (+12%), e un +18% rispetto al pre-pandemia.

E’ particolarmente positivo il risultato dell’Oreficeria di Arezzo (+31% sul 2021), della Pelletteria e calzature di Firenze (+17,2%), del Tessile e abbigliamento di Prato (+46,4%), del cartario di Lucca (+53,1% la componente produttiva, +53,8% la meccanica). Tra i mercati di sbocco la Svizzera si conferma come primo mercato di riferimento con oltre 1,2 miliardi di esportazioni, ma è forte l’incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+37,6%), che possono anche essere sostenute da dinamiche del cambio favorevoli alle imprese esportatrici.

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