FIRENZE – Un glossario che fornisca “una spiegazione univoca degli anglismi utilizzati” nel Piano Scuola 4.0 adottato con decreto del ministro dell’Istruzione nel giugno 2022 per inquadrare le attività didattiche legate alla digitalizzazione.

A proporlo è l’Accademia della Crusca che si chiede se la serie “quantitativamente notevole di prestiti integrali” dall’inglese “in un testo che propone il rinnovamento della scuola italiana sia utile”.

L’Accademia della Crusca, quindi, propone “che si metta in circolazione una versione del piano ‘tradotta’ per gli utenti comuni non specialisti, o, più semplicemente, si unisca al documento un glossario interpretativo autentico, in cui si fornisca una spiegazione univoca degli anglismi utilizzati, non solo per verificarne la necessità, l’uso appropriato e la coerenza, ma anche per renderne chiaro a tutti, operatori della scuola e cittadini, il reale contenuto del programma”.

La Crusca, infine, ricorda che il gruppo Incipit, creato presso l’Accademia stessa, si occupa proprio di esaminare e valutare neologismi e forestierismi ‘incipienti’, scelti tra quelli impiegati nel campo della vita civile e sociale, nella fase in cui si affacciano alla lingua italiana, per proporre eventuali alternative italiane.

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