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ROMA – Dietro il traguardo raggiunto, c’è una storia di quasi mezzo secolo. Il Pistoia Blues apriva i battenti nel 1980 e da allora il festival ha visto esibirsi tante icone immortali della musica.

Da Elton John a Carlos Santana, da David Bowie a Bob Dylan, da Zucchero a Franco Battiato. Una lista che dovrebbe essere molto più lunga, perché gli assenti sono stelle di prim’ordine. Tutti insieme hanno contribuito a permettere alla rassegna di diventare un punto di riferimento nel panorama musicale internazionale. E questo pomeriggio lo ha riconosciuto anche il Senato, che ha approvato il disegno di legge per l’inserimento della manifestazione tra quelle di rilievo internazionale.

L’atto era stato presentato nel 2019 dal senatore di FdI Patrizio La Pietra e poi illustrato a Roma dal sindaco Alessandro Tomasi. “Oggi si vedono i frutti del nostro impegno che potrà portare ricadute importanti sul territorio. La possibilità di ottenere un riconoscimento, il giusto riconoscimento – ha sottolineato il primo cittadino – per il Pistoia Blues, rappresenta un’occasione fondamentale per il futuro del Festival e per la sua valorizzazione. Questa, infatti, non è una manifestazione che si può esaurire nei soli concerti a pagamento, nell’acquisto di un biglietto. Per noi pistoiesi non è mai stato questo, e nemmeno per i tanti che negli anni, da tutta Europa e oltre, sono venuti nella nostra città nel periodo del Blues”.

Tomasi si è poi soffermato sugli scenari che si possono aprire per la manifestazione: “Nei decenni il festival ha subito una profonda trasformazione. Il tema non è quello di pensare ad un ritorno al passato, che chiaramente non potrà mai esserci perché nel frattempo è il mondo ad essere cambiato, ma è invece quello di valorizzare un patrimonio che è indissolubilmente legato alla città di Pistoia e che deve essere, per merito, ricompreso tra i festival di assoluto rilievo internazionale, perché è la posizione che di fatto occupa”. Una volta concluso l’iter, il Blues sarà inserito tra le manifestazioni riconosciute dalla legge 238 del 20 dicembre 2012. Nel caso specifico il sostegno sarebbe pari a 250mila euro all’anno. Il ddl è stato sottoscritto da tutti i senatori pistoiesi, senza distinzione di appartenenza politica, e dal senatore Antonio Iannone membro della Commissione istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport.

“Un risultato che apre sicuramente ad una riflessione sulle innumerevoli manifestazioni che costituiscono l’enorme patrimonio culturale e musicale della Nazione che, se messe in rete, possono rappresentare un enorme volano non solo culturale ma anche economico e occupazionale per ogni singolo territorio”, ha detto La Pietra, che ha ringraziato i colleghi per il sostegno trasversale: “Vorrei esprimere, infine, soddisfazione e gratitudine a tutta la commissione settima del Senato per la sensibilità dimostrata nell’affrontare l’argomento, ai colleghi Iannone e Barbaro che hanno svolto un ottimo lavoro anche in fase emendativa per supportare l’iter del disegno di legge e al relatore, senatore Cangini, che con sensibilità e senso istituzionale ha gestito i lavori della commissione. In ultimo un ringraziamento ai colleghi senatori che con me hanno sottoscritto il disegno di legge, dal collega Iannone al senatore Vescovi, dalla senatrice Masini alla senatrice e sottosegretario Bini, al senatore Ferrara, a dimostrazione della trasversalità politica che ha sostenuto questa iniziativa”.

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