PIOMBINO – “All’istanza di accesso agli atti che abbiamo avanzato il 17 giugno nei confronti del ministero della Transizione ecologica finalizzata a ottenere le relazioni che hanno portato alla scelta di Piombino come sede di collocazione del rigassificatore, il Mite ha risposto che non è in possesso di tale documentazione.

Speravamo che la nostra supposizione non fosse vera ma questa risposta è, purtroppo, la conferma. Significa che la scelta fatta è totalmente arbitraria senza una base tecnica a sostegno e che non sono stati presi in considerazione altri porti italiani”. E’ quanto afferma Francesco Ferrari, sindaco di Piombino (Livorno).

Rigassificatore, il piano per Piombino: rifornimenti una volta alla settimana

“Vuol dire, cioè – prosegue il primo cittadino come riporta una nota -, che Piombino, ancora una volta, è chiamata a farsi carico di risolvere i problemi del Paese pagandone il prezzo senza una chiara motivazione se non quella che è sempre stato così. Non solo, è passato quasi un mese dal Consiglio comunale monotematico in cui” il presidente della Toscana Eugenio Giani “aveva assicurato che entro pochi giorni avrebbe reso pubblico il progetto presentato da Snam il 29 giugno e, ad oggi, sul sito della Regione Toscana non c’è ancora traccia di tale documentazione. D’altro canto, però, pare che il commissario Giani abbia preferito mettere a conoscenza la stampa di tale progetto visto che ieri sui quotidiani sono apparsi dettagli dei quali le istituzioni non sono state informate ufficialmente. Il Comune ha il diritto di accedere ai documenti che riguardano il territorio, soprattutto quando il progetto in questione è così impattante per il suo futuro; la comunità, altrettanto, ha il diritto di difendere i propri interessi e la propria sicurezza. Questo modo di gestire la vicenda è scorretto e poco trasparente: i cittadini piombinesi meritano molto più di questo”.

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