Gli ultimi due giorni hanno registrato accadimenti straordinari sul titolo Mps. Sia nella giornata di ieri che in quella di oggi il titolo è stato sospeso per eccesso di rialzo. In due giorni, si è passati da una quotazione di martedì sera poco inferiore ai 18 centesimi, al picco di stamattina di poco superiore ai 24 centesimi (+35%) poi rientrato in tarda mattinata in zona 22 centesimi. Un rialzo quindi considerevole, anche se il dato più rilevante è quello dei volumi scambiati: sono passate di mano infatti oltre il 10% delle azioni nella sola giornata di ieri. E' una buona, anzi un'ottima notizia per la banca, così come per la Fondazione che vede il suo patrimonio notevolmente accresciuto  in appena un paio di giorni:150 milioni circa, assumendo che la Fondazione detenga ancora tutte le azioni in suo possesso, cosa messa in discussione da voci su una possibile vendita di quote smentita subitaneamente dai vertici della Fondazione stamattina. Evidentemente si è dipanata qualche incertezza sul futuro di Mps e il mercato ha deciso di investire massicciamente, visto che tale incertezza deprimeva il valore del titolo.

Cosa è successo? Purtroppo è possibile formulare solo ipotesi: le agenzie di stampa specializzate, infatti, riportano che i trader di Milano «navigano nel buio» e non riescono a spiegarsi il motivo di un tale volume di scambi al rialzo. E' chiaro che le incertezze sul futuro di Mps sono tante: la riuscita dell'aumento di capitale, anzitutto, e la ricerca di un nuovo partner industriale. Potrebbe aver giovato il massiccio acquisto di azioni da parte di grandi fondi di investimento stranieri (i cosiddetti hedge funds). Secondo voci, la Fondazione avrebbe venduto direttamente a uno di questi fondi l'8% della propria partecipazione. Anche se la Fondazione ha smentito, sul mercato potrebbe essersi diffusa la sensazione di un accordo in tal senso, e i prezzi sono volati alle stelle visto che l'interesse di questi colossi della finanza nel titolo renderebbe molto più fattibile l'aumento di capitale. Un'altra cosa che potrebbe essere successa è che chi avrebbe deciso di acquistare Mps potrebbe aver cominciato a muoversi nella giornata di ieri, oppure che gli operatori di mercato abbiano cominciato ad accorgersene ieri. Purtroppo non è possibile andare oltre le ipotesi in assenza di fonti certe, ed è ragionevole che nessuno si sbilanci vista l'importanza della posta in gioco e il timore, già espresso in varie sedi, di turbativa di mercato. L'unica cosa certa è che queste due giornate di contrattazioni sono un passo significativo in avanti per la banca e la Fondazione.

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Docente di matematica finanziaria all'Università di Siena