FIRENZE – Un aiuto per chi è in difficoltà. Dal 15 gennaio la Regione metterà a disposizione dei voucher per il trasporto gratuito nei luoghi di cura per le persone fragili o con problemi economici.
Questo strumento è legato all’Isee e a seconda della fascia di reddito, varia la distanza chilometrica per usufruire del servizio. Fino a 9.360 euro annui di Isee si potrà infatti essere accompagnati a qualunque distanza. Con un Isee tra 9.360 e 12 mila euro si potrà sfruttare il trasporto gratuito se il luogo di cura è lontano più di dieci chilometri, più di trenta chilometri con Isee tra 12 e 15 mila euro e oltre cinquanta chilometri con Isee tra 15 e 18 mila euro annui. Oltre questo tetto non si potrà disporre del voucher. Per richiederlo si dovrà compilare un’autocertificazione: il dieci per cento delle domande sarà sottoposta a controllo e verifica.
Terminata la fase di sperimentazione, che durerà sei mesi, sulla base dei volumi e del tipo di utenza individuata le zone distretto e società della salute svilupperanno progetti specifici, assieme alle associazioni di volontariato, finanziati con fondi strutturali europei.
Il trasporto sanitario riguarda prescrizioni fatte da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per il primo accesso, da specialisti pubblici per trasporti singoli o legati a cicli di trattamento terapeutico, da specialisti di strutture private accreditate convenzionate in caso di dimissioni o trasferimenti. Il trasporto deve essere diretto verso una struttura sanitaria pubblica o una struttura sanitaria privata convenzionata, in questo caso per i soli utenti a cui è garantita l’assistenza nell’ambito del regime di convenzione.
Nella ricetta elettronica, così come era per quella cartacea, devono essere indicate condizioni cliniche (ovvero se si è barellati, con rischio di peggioramento durante il trasporto, soggetti non deambulanti o soggetti in trattamento dialitico che necessitano di un trasporto protetto) oltre al motivo del trasporto: ricovero da domicilio, dimissioni, trasferimento tra strutture sanitarie, visite specialistiche, esami diagnostici, cicli di trattamento terapeutici, trattamenti dialitici, radioterapicie chiemoterapici oppure cicli di trattamenti riabilitativi per patologie moto-neuropatiche in fase post-acuta, che non può però protrarsi oltre sei mesi.