Foto Pixabay

Un gruppo di 40 croceristi che devono svolgere la quarantena per l’emergenza Coronavirus potrebbero essere accolti nei prossimi giorni nella caserma Villa Ginori di Marina di Cecina (Livorno). Lo rende noto il sindaco di Cecina, Samuele Lippi, che si oppone all’eventualità e che per questo ha firmato oggi una diffida nei confronti del dipartimento di Protezione civile nazionale.

«Operazione ingiusta, irragionevole e illegittima» «Sono pronto ad oppormi in tutte le sedi e in tutti i modi possibili a questa ipotesi – spiega il sindaco in una nota -. Ci rendiamo piuttosto disponibili ad attivarci per condurli nelle proprie abitazioni in modo che possano scontare a casa la quarantena. Mi auguro che si tratti solo di un’ipotesi e che tale resti. Il Comune di Cecina si distingue da sempre per l’attenzione alle esigenze sociali, alla solidarietà, alla condivisione, ma un’operazione come quella ventilata è in questo momento assolutamente ingiusta, irragionevole ed illegittima. La caserma non è pronta ad essere immediatamente trasformata in una struttura sanitaria d’emergenza per persone affette da Coronavirus. Ma soprattutto accoglierli significherebbe mettere in estrema difficoltà il nostro ospedale e tutta la rete di assistenza sanitaria del nostro territorio, soprattutto nel caso in cui queste persone dovessero avere bisogno di essere ospedalizzate». Lippi sottolinea che «secondo l’Asl i casi positivi accertati nel nostro Comune sono 20: i cittadini che la caserma Ginori dovrebbe accogliere sono il doppio e rappresentano un carico insostenibile».

Articolo precedenteCoronavirus. La Toscana attiva gli alberghi sanitari, 14 le convenzioni per 300 posti letto
Articolo successivoCoronavirus. #dimenticatidaConte, a Firenze via alla campagna social dei riders per ottenere sussidio dal governo