FIRENZE – In tre anni gli operatori sociali sono aumentati di oltre mille unità. A rivelarlo il Terzo rapporto sui servizi sociali.

I dati mostrano una crescita numerica complessiva del comparto rispetto al dato del 2020: in aumento gli assistenti sociali (1.298 rispetto ai 1.156 del 2020), gli educatori (1.679 rispetto a 1.260), gli psicologi (177 rispetto a 125), gli operatori del servizio sociale contrattualizzati (3.109 rispetto a 2.427).

Il lavoro, curato dall’Osservatorio Sociale Regionale presenta varie esperienze realizzate dai dipartimenti dei servizi sociali nei territori toscani, mettendo in evidenza alcuni interventi innovativi, come il progetto Seus, servizio di emergenza urgenza sociale, attivo sperimentalmente da cinque anni, che permette di fronteggiare h24 le situazioni gravi e improvvise sotto il profilo sociale.

“Il rapporto – ha affermato Serena Spinelli – è un prezioso strumento per analizzare il sistema dei servizi sociali e verificarne le trasformazioni. Come Regione Toscana stiamo lavorando per un costante sviluppo delle politiche di inclusione, fondate sul superamento di una logica assistenzialistica e riparativa per mettere sempre più al centro la persona e le comunità. Chi ricorre ai servizi per affrontare le sue fragilità deve essere considerato non solo come destinatario passivo di interventi, ma come soggetto attivo titolare di diritti e di un progetto di vita personale, all’interno di un percorso di presa in cura complessiva, nel quale vengano attivate e messe in rete tutte le risorse presenti sul territorio”.

Tra gli assistenti sociali in crescita il personale dipendente rispetto a quello esternalizzato (che scende dal 22 al 14%) grazie ai contributi pubblici destinati al potenziamento del servizio. “Da questi dati – ha evidenziato Spinelli – emerge in tutta la sua gravità un fenomeno preoccupante, segnale evidente anche di una tensione sociale che negli ultimi tempi è cresciuta ulteriormente. L’assistente sociale, spesso giovane e donna, è il primo punto di accesso al sistema dei servizi e opera in prima linea per fronteggiare bisogni e disagi sempre più urgenti e complessi”.

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