Sono 1845 i ponti e le infrastrutture toscane, tra quelle da monitorare e già monitorate, che necessitano di interventi per un totale di 82,5 milioni di euro. E’ quanto emerge da una ricognizione effettuata dall’Upi Toscana attraverso le Province , che hanno censito gli interventi, dividendoli tra quelli da monitorare e già monitorati. Tra le opere monitorate, spiega una nota, sono 632 tra ponti e viadotti quelle che necessitano interventi generalmente di priorità urgente o alta, per 58,4 milioni di euro.

«Le Province non hanno più le risorse necessarie» «Abbiamo effettuato una ricognizione dei ponti e delle infrastrutture toscane – spiega il presidente di Upi Toscana, Luca Menesini – per avere un quadro completo degli interventi necessari. Quello che emerge chiaramente è la necessità di un forte impegno del Governo nel finanziare le opere necessarie per la loro messa in sicurezza». Le Province, aggiunge, infatti «non hanno più le risorse necessarie per far fronte a questo tipo di interventi e, pertanto, spetta all’Esecutivo trovare i fondi per poter portare avanti questo processo di progressiva messa in sicurezza delle infrastrutture e riuscire a non arrivare a situazioni di reale emergenza che prevedano la chiusura o la limitazione del transito». Per Menesini «è comunque molto importante l’accordo raggiunto tra Regione, Anci e Upi e che ha individuato una sorta di elenco di ‘priorità tra le priorità’, per le quali sono stati già reperiti i fondi per effettuare il monitoraggio prioritario e che (compresa la Città metropolitana di Firenze con 4 ponti), mette sotto osservazione 159 infrastrutture».

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