SIENA – «Ora stiamo lavorando sulle capienze, sto cercando di andare incontro alle richieste del mondo dello spettacolo, del cinema e della musica e allargare ulteriormente le capienze. Decideremo in modo collegiale perché non decido io ma penso che si possa fare un passo in quella direzione».

A dirlo Dario Franceschini, Ministro della cultura parlando coi giornalisti a Siena dove si trova per partecipare a un convegno insieme al segretario del Pd Enrico Letta candidato alle elezioni suppletive del 3 e 4 ottobre nel collegio Toscana 12.

Per i piccoli musei fondo di solidarietà

Franceschini da Siena, terra ricca di piccoli musei custodi di grandi tesori artistici, ha anche rilanciato la notizia che «nella riforma dei musei abbiamo previsto che il 20% degli incassi dei grandi musei statali con un fondo di solidarietà vada per gestire la vita dei musei piccoli, magari con grandi collezioni ma che non hanno possibilità di entrate significative dalle bigliettazioni, un meccanismo di solidarietà» ha aggiunto Franceschini sottolineando che «l’Italia non è un paese che ha un grande museo nazionale come il Louvre o la National Gallery, è il paese dei 4mila musei e luoghi della cultura, di questi  solo 400 sono statali. Bisogna investire su quello è la forza del futuro» ha detto Franceschini.

Santa Maria della Scala, per futuro progetto non solo cittadino ma nazionale

E a Siena il Ministro della Cultura non poteva non rispondere a una domanda sul Complesso museale del Santa Maria della Scala e sul suo futuro: «E’ un progetto enorme non solo cittadino che poi deve essere anche nazionale» ha risposto Franceschini ai giornalisti che gli chiedevano se ci fosse un progetto per il futuro del Complesso museale del Santa Maria della Scala. «C’è un problema e un’opportunità di incrocio con le parti statali del patrimonio culturale di questo territorio come la Pinacoteca, ma ci stiamo ragionando» ha aggiunto Franceschini sottolineando come “io ho sempre cercato da ministro di lavorare prescindendo dal colore dell’amministrazione; quando si è ministri bisogna lavorare con tutte le istituzioni quindi anche con il comune di Siena cercheremo le sinergie comuni per grandi progetti come questo». Franceschini ha anche risposto «assolutamente sì» a chi gli ha chiesto se nell’incontro odierno con il sindaco di centrodestra De Mossi avesse trovato un dialogo costruttivo.

Nuovo soprintendente per Siena, «E’ persona dinamica»

In merito poi, alla nomina, annunciata questa mattina dal sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni in visita a Siena, Franceschini ha precisato: «Ci tengo a precisare che la nomina non è nè mia, nè del sottosegretario ma del direttore generale delle belle arti. Chi ha avuto a che fare con lui mi dice che è una persona dinamica e ragionevole, e avrà la competenza esclusiva senza interim di altri territori, quindi si occuperà esclusivamente della soprintendenza di Siena e Arezzo» ha concluso il Ministro.

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