FIRENZE – La scintilla dietro la riorganizzazione della guardia medica. Italia Viva da una parte e il Pd dall’altra, con la conseguenza che la mozione proposta dal capogruppo Stefano Scaramelli, è stata bocciata in Consiglio regionale.

Insieme a lui si erano schierate le minoranze, tanto che l’atto era stato emendato dal M5s. “E stato necessario meno tempo del previsto. Le frizioni all’interno della maggioranza che sostiene la giunta Giani, si sono già palesate nella seduta consiliare di questa mattina”, ha affermato Diego Petrucci, consigliere di Fratelli d’Italia. “E’ palese – ha aggiunto – che ci siano delle frizioni tra i partiti di maggioranza, ci chiediamo fino a quando dovrà andare avanti questo teatrino tra ‘fratelli coltelli’. I cittadini toscani hanno bisogno di un governo che si occupi di loro”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Elisa Tozzi, della lista civica Toscana domani: “Il dato politico è chiaro e inequivocabile: a 48 ore dal voto nazionale, la giunta Giani, e in particolare l’assessore alla sanità Bezzini, viene sfiduciata di fatto da un pezzo di maggioranza, cioè da Italia Viva, sul tema più delicato ed economicamente più rilevante per la nostra regione: la sanità. Una spaccatura, quella sulla cosiddetta ‘riforma’ del servizio di emergenza urgenza, ovvero sui tagli alla sanità regionale, che ha visto il centrodestra votare col partito di Renzi e il Pd opporsi, e che dovrebbe portare Bezzini a prendere atto dell’accaduto e a dimettersi”. Per la cronaca, i voti contrari sono stati 19, i favorevoli 14.

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