LIVORNO – La Protezione civile della Regione Toscana si sta adoperando fin dalla notte scorsa a supporto della prefettura per lo sbarco nel porto di Livorno delle navi Ong con migranti a bordo.

E’ stata attivata la Colonna mobile regionale per l’installazione, direttamente sul molo del porto, di un presidio medico avanzato della funzione sanità, e di una serie di strutture a supporto della questura e della prefettura per l’identificazione e lo smistamento dei migranti sbarcati. L’operazione è stata condotta con il supporto di Misericordie, Cri, Anpas e Vab, e con la collaborazione del volontariato locale gestito dal Comune di Livorno.

Sono presenti gli assessori regionali Monia Monni (Protezione civile) e Serena Spinelli(sociale). Il presidio medico avanzato si compone di una tenda principale dedicata al triage dei migranti sbarcati, con annessi sala per “codici rossi” e area pediatria, oltre che due strutture separate per l’isolamento dei casi clinici più complessi e potenzialmente contagiosi.

La parte di supporto logistico si compone invece di quattro tende principali, a supporto delle procedure di riconoscimento effettuate dalla Questura, e per dare il necessario aiuto materiale e psicologico ai migranti. La Sala operativa mobile e una unità di Svs per la gestione del vettovagliamento completano il quadro delle installazioni, oltre a strutture logistiche specifiche per la distribuzione degli abiti e per le funzioni di servizio.

Scortata da una motovedetta della Capitaneria, la “Life Support”, nave ong con 142 migranti a bordo, ha fatto il suo ingresso nel porto di Livorno, come confermato dai registri dall’Avvisatore Marittimo, per attraccare alla banchina 75 dove cominceranno le operazioni di sbarco. Intorno alle 5.50 l’imbarcazione, già intercettata da un mezzo navale della Guardia di Finanza, si trovava a 3 miglia dallo scalo livornese e aveva ricevuto la comunicazione che i piloti del porto non sarebbero saliti a bordo prima delle 6.30 per coadiuvare il comandante nelle operazioni di attracco.

La nave Life Support ha attraccato alla banchina del porto di Livorno e sono state avviate le operazioni previste per lo sbarco dei 142 migranti a bordo. Tra queste, è salito sulla nave personale dell’Ufficio di sanità marittima e di frontiera per i primi accertamenti sanitari e anche per i primi contatti col medico di bordo che ha già assistito e visitato i migranti durante la navigazione. L’area dedicata a Life Support è presidiata dalle forze dell’ordine. Il prefetto Paolo D’Attilio è in porto.

“I circa 30 minori non accompagnati rimarranno in Toscana. Il Comune di Livorno si farà carico di nove ragazzini, abbiamo già individuato strutture specializzate. Impegno maggiore perché la priorità è farli entrare in un percorso protetto”. Lo dice il sindaco di Livorno Luca Salvetti riguardo ai 142  migranti della nave Life Support.

“Livorno è un porto sicuro e con un livello di organizzazione eccezionale. Adesso affrontiamo la fase più delicata – aggiunge -. Check sanitario in corso. Comandante della nave e Emergency lavorano incessantemente per trasmettere serenità a chi è a bordo. I migranti sono stati divisi in gruppi e scenderanno nove alla volta, prima i bambini e le donne. Il percorso è il seguente: riconoscimento, generalità, check sanitario e poi assistenza con cibo e abiti”.

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