la pazza gioiaInizieranno lunedì prossimo a Roma, per poi spostarsi a Viareggio, le riprese di ‘La pazza gioia’, il nuovo film del regista livornese Paolo Virzì. Valeria  Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti interpreteranno Beatrice e Donatella,due pazienti psichiatriche con storie molto diverse, ma entrambe con  vicissitudini giudiziarie. «Il  film racconta la loro imprevedibile amicizia nata all’interno di una comunità d’accoglienza, che porterà ad una fuga avventurosa e toccante, alla ricerca di un po’ di gioia in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani» racconta lo stesso Paolo Virzì che ha scritto la sceneggiatura insieme a Francesca Archibugi.

11050767_808692155833881_5031729949820627179_n.jpg_1171891105“La pazza gioia” Prodotto da Marco Belardi per Lotus Production con Rai Cinema, il film uscirà nelle sale italiane nel 2016 e sarà distribuito da 01 Distribution. «Le riprese si svolgeranno tra la Toscana, in particolar modo la costa tirrenica e soprattutto Viareggio, e Roma, per otto settimane – ha aggiunto Paolo Virzì –. Sono molto eccitato da questa nuova impresa, da questa storia di pazzia, di desiderio di libertà e di amore scritta insieme a Francesca Archibugi tra risate e lucciconi, che ci ha spinto a perlustrare i luoghi più diversi dove ci si prende cura dei disturbi psichici, a volte con percorsi di terapia ottimistici, o più spesso sbrigativamente con la custodia e la restrizione. Questo film sarà una storia in bilico tra ironia e dramma, esploriamo il confine labile tra sanità e insanità mentale immergendoci nel cuore di esistenze condannate allo stigma sociale della follia e della pericolosità, e provando ad osservare, attraverso quel loro sguardo ritenuto strano, di donne imperfette, la fragilità, la miseria e a volte anche la ferocia delle nostre  esistenze ritenute normali».

10978648_808692099167220_120195476409656313_n.jpg_1171891105L’amore di Virzì per la Toscana Il regista ha anche raccontato il suo legame con la terra toscana. «Ho scelto Viareggio perché l’ho sempre trovata una città stupenda dal punto di vista scenografico e trovo che sia perfetta per dare quella commistione di sensazioni della terra versiliese: gioia e divertimento durante l’estate ma anche profonda depressione e malinconia che dà il mare nel periodo di autunno ed inverno – ha aggiunto il classe ’64 labronico –. Credo che Valeria Bruni Tedeschi sia un’attrice stupenda, che dia al film quel desiderio contrastante di bellezza anche intelligente e profonda, e Micaela è giusto definirla la mia musa, perché oltre ad essere compagna nella vita, è anche interprete perfetta della realizzazione scenica di ciò che voglio far arrivare al pubblico. Le sue espressioni facciali ed i movimenti del corpo parlano prima di ciò che deve dire e quindi non ho fatto fatica alcuna a sceglierla come protagonista. Ho ricevuto molti complimenti per ‘Il Capitale umano’ ma a questo film tengo ancora maggiormente perché penso che ci sia un’essenza filosofica delle nostre vite che è molto attuale, e poi ci sono dei panorami, in particolare della Versilia, che sono convinto colpiranno molto il pubblico. Un desiderio per il futuro? Mi piacerebbe realizzare un nuovo film sulla realtà lavorativa di Livorno, anche se non penso che sia realizzabile nell’immediato perché ho paura che qualcuno potrebbe dargli un connotato politico che ad esempio con ‘Ovosodo’ per fortuna riuscì ad evitare forse perché il contesto storico economico era profondamente diverso allora».

Articolo precedenteFiamme tra i banchi. Evacuati mille studenti in una scuola di Empoli
Articolo successivoBurocrazia snella. Nardella: «Spese per opere pubbliche fuori dal Patto di stabilità»