La Regione ha reso noto che la Toscana è al primo posto in Italia per tasso di donazione di organi per milione di abitanti e i tempi di attesa sono i minori della media nazionale. Nel 2010, sia in Toscana che a livello nazionale, si è registrata una flessione nel numero dei donatori segnalati, e quindi anche nel numero dei trapiantati. Ma in Toscana, il tasso di procurati (donazioni che hanno avuto il consenso dei familiari, a cui però non ha fatto seguito il prelievo di organi, per diversi motivi, per esempio, la mancanza di un ricevente idoneo), effettivi (prelevato almeno un organo, anche se poi non viene trapiantato) e utilizzati (effettivamente trapiantati) si e’ mantenuto pressoché doppio rispetto alla media nazionale. Nel 2010, in Toscana i donatori segnalati sono stati 76 per milione di abitanti (ma nel 2009 erano stati 83); in Italia solo 36.


Liste – I tempi di attesa medi stimati per i pazienti iscritti in lista in Toscana continuano ad essere inferiori rispetto a quelli medi nazionali. Rene: 2 anni e mezzo in Toscana, 3 la media nazionale; fegato: 6 mesi in Toscana, 2 anni media nazionale; cuore: 15 mesi in Toscana, quasi due anni e mezzo media nazionale; polmone: poco meno di un anno in Toscana, 1.8 anni la media nazionale; pancreas: 2 anni e mezzo in Toscana, oltre 3 anni media nazionale.


Regione generosa – “Da molti anni la Toscana è la regione più “generosa”, quella che ottiene i risultati migliori in Italia in fatto di donazioni e trapianti, con un 75% di assenso alle donazioni da parte dei familiari – dice l’assessore Scaramuccia – Il merito più importante è senza dubbio dei donatori: di chi in vita ha manifestato la volontà di donare organi dopo la morte, e dei familiari che, in mancanza di una dichiarazione scritta, hanno saputo interpretare il pensiero solidale del congiunto defunto, traducendo il dolore della sua morte in una speranza di vita per persone sconosciute. Un’altra parte del merito va indubbiamente al modello organizzativo disegnato dall’Ott, che ha portato a una migliore gestione delle attività e delle strutture di prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule sul territorio regionale, in una logica di rete che tende al superamento delle differenze di attenzione e di impegno tra le diverse aziende. Un modello che può e deve evolvere ulteriormente, per mantenerci all’avanguardia: per questo, con le novità che introdurremo, vogliamo rilanciare e dare nuovo impulso al sistema donazione-trapianto della Toscana”.


Firenze

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