PIOMBINO – La prova dei fatti dira se le acciaierie di Piombino (Livorno) sono pronte a voltare pagina. Per il sindaco Francesco Ferrari e l’assessore Sabrina Nigro è “stato finalmente tracciato il percorso da seguire” dopo l’incontro al Ministero delle imprese e del Made in Italy.

“Tutte le istituzioni che hanno sottoscritto l’accordo di programma del 2018 hanno concordato con noi sulla necessità di integrare quel documento con un addendum in grado di mettere l’azienda spalle al muro e costringerla a impegni specifici e concreti investimenti – hanno evidenziato i due rappresentanti comunali -. Dal nostro canto, abbiamo ribadito la necessità di investire sul forno elettrico che sia distante dal centro abitato, di trasferire il treno rotaie e sulla ferma contrarietà all’impianto per il preridotto”.

Ferrari e Nigro sono quindi entrati nel dettaglio del progetto: “Per garantirlo, abbiamo bisogno di un impianto all’avanguardia, sicuro e a basso impatto ambientale. Un impianto che lasci anche spazio a nuove imprese in grado di diversificare la nostra economia e garantire posti di lavoro. Parallelamente a questo, servono investimenti sui treni di laminazione, in particolare il treno rotaie viste le significative commesse che Jsw si è aggiudicata, ragionevolmente vincolate alla presentazione di un piano industriale serio e concreto. La struttura è vetusta: questa è l’occasione per costruirne una nuova con maggiori garanzie anche sulla sicurezza, vicina agli altri treni e a dove dovrà sorgere il forno elettrico. Così libereremo spazi necessari alla città per nuovi servizi e altre imprese che vorranno insediarsi. Su questa visione di una fabbrica moderna e green si basa la nostra contrarietà alla costruzione di un impianto per la produzione di preridotto”.

La prossima settimana il tema delle acciaierie sarà discusso di nuovo: “Il prossimo appuntamento, fissato per lunedì 31 luglio, sarà l’occasione per ribadire tutto questo e affrontare il tema quantomai urgente degli ammortizzatori sociali e degli eventuali esuberi, altro punto da inserire nell’addendum. Il percorso è tracciato, continueremo a lavorare per traghettare la fabbrica e la città finalmente fuori da questa crisi decennale.

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