Foto d'archivio

BAGNO A RIPOLI – I parchi e i giardini pubblici di Bagno a Ripoli (Firenze) daranno una nuova casa alle api e ai loro alveari.

Al parco di Grassina lungo l’Ema è stato inaugurato il primo tassello del progetto di apicoltura urbana ideato dal Comune per promuovere tra la popolazione e i bambini delle scuole la conoscenza di queste piccole creature fondamentali per l’ecosistema e la sua sopravvivenza. Una grande teca trasparente e priva di copertura da ora in poi conterrà al suo interno due arnie, pensata appositamente per consentire a tutti di osservare da vicino il comportamento e l’attività di questi piccoli insetti. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Arpat.

Alveare a cielo aperto

L’alveare ‘a cielo aperto’ è stato collocato in prossimità della pista ciclabile, in una posizione compatibile con l’attività del giardino e in assoluta sicurezza. La struttura è predisposta per ospitare due arnie, garantendo il passaggio di aria e luce per il massimo benessere delle api. Ogni arnia, a seconda della stagione, potrà ospitare al suo interno dalle 60mila alle 80mila api. «Si tratta di un progetto a cui teniamo moltissimo – ha spiegato il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini – che va a creare dei luoghi protetti per le api, una forma di tutela per queste piccole ma essenziali creature che con l’attività di impollinazione sono una chiave per la vita sul nostro pianeta, e che oggi sono messe a rischio da molti fattori inquinanti. Le api sono un vero e proprio termometro dell’ambiente che le circonda».

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