CHIANCIANO TERME – Avviare lo studio del territorio chiancianese e più in generale della Val di Chiana attraverso ricognizioni da drone per il censimento delle zone archeologiche. Si chiama Archeodrone Lab il nuovo programma di acquisizione dati con l’applicazione di nuove metodologie digitali, la loro diffusione scientifica e divulgazione per fini di pubblica utilità.

Un progetto nato dalla sinergia tra Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo, la Duke University con sede a Durham, North Carolina e che ha sede nel laboratorio di Restauro del Museo di Chianciano.

Il programma, che si basa sull’utilizzo di sistemi non distruttivi, offre sicuri dati come ormai verificato in altri cantieri. In particolare, l’attenzione si concentrerà sullo studio del monumentale sito d’età romana in località Mezzomiglio, da identificare con le terme frequentate dal poeta Orazio, come ricordato dalle fonti. “Questo potrà permettere un’acquisizione di importanti dati propedeutici alla ripresa delle indagini sul terreno che a seguito dell’acquisizione dell’area da parte del Comune potrà divenire un sito archeologico attrezzato rivolto alla conoscenza del termalismo romano e del paesaggio antico” spiega l’assessore alla cultura di Chianciano Terme Rossana Giulianelli.

“L’ambizioso progetto che coinvolge la Soprintendenza deputata alla tutela del patrimonio archeologico, la Duke University che possiede i mezzi più sofisticati per ricerche di questo tipo e il Museo di Chianciano – conclude Giulio Paolucci, direttore del Museo Archeologico – permetterà una lettura del territorio e dei suoi monumenti più rilevanti nel lungo periodo con informazioni altrimenti non rilevabili”.

 

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