Nella magia del borgo di Castelmuzio in provincia di Siena insieme al giornalista e scrittore Paolo Ciampi abbiamo presentato le sue ultime fatiche letterarie e fisiche, visto che nei suoi libri si parla di viaggi e cammini, ed abbiamo fatto una bellissima “chiacchierata” che ha appassionato gli intervenuti e lasciato importanti spunti di riflessione.

Castelmuzio è un luogo dell’anima, già la strada per raggiungerlo ti riconcilia con il mondo, ti fa riflettere sulle cose importanti davvero della vita, qui il tempo sembra essersi fermato, gli abitanti sono orgogliosi di poterti ospitare e mostrare il meglio di questo angolo di Toscana, dove un affaccio pubblico sul Paradiso è stato trasformato grazie a contributi privati in un salotto unico per poterlo far godere a pieno al viaggiatore.

La terrazza di Castelmuzio

E’ proprio in questi luoghi che ritrovi te stesso ed è più facile fare certe considerazioni e sia io che Paolo ci siamo addentrati in analisi sul senso della vita, sul viaggio come metafora della vita. Viaggiare è costruire la nostra identità attraverso il contatto con gli altri, con chi è diverso da noi. Viaggiare è recuperare la nostra interiorità e rimetterci in ascolto dei nostri veri bisogni. Il viaggio in senso fisico ormai si è accorciato, tutte le distanze fisiche sembrano superate e tra pochi anni in pochi minuti raggiungeremo la parte opposta del mondo, ma questo è il viaggio? il viaggio è scoprire persone nuove, conoscere culture diverse, imprevisti o sorprese che ti cambiano per sempre, perchè dopo non sarà mai più come prima.

Fin dall’antichità il viaggio aveva una valenza speciale basti pensare ad Ulisse e un’iscrizione nella facciata del tempio greco di Apollo recita: “Ti avverto, chiunque tu sia: oh, tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi, non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’universo e gli Dei”.

Oggi, siamo un po’ come Dante nella Divina Commedia “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.”, durante il lungo viaggio dell’umanità abbiamo smarrito i valori, l’etica, per dare spazio a cose effimere. Tutto è velocità, in poco tempo consumiamo le cose ed usiamo le persone, non rispettiamo la natura ed i suoi tempi, insomma, abbiamo bisogno di ritrovarci, di guardarci bene dentro in profondità e riprenderci in mano la nostra vita e quella del mondo. Paolo Ciampi non solo da grande giornalista e scrittore, “Per le Foreste Sacre” e “Tre Uomini a Piedi”,  ma anche da direttore dell’Agenzia di informazione e comunicazione della Regione Toscana, è riuscito a regalarci dei bei momenti di riflessione, spunti ed aneddoti per metterci in cammino, per interrogarci sul senso della vita, per scendere in profondità. Il viaggio può essere inteso non solo in senso fisico, in un contesto spazio temporale, ma anche in senso metaforico come espressione di abbandono, ricerca interiore, desiderio ed una delle più belle citazioni che ci ha regalato è “Poi ritorni a casa. E sei lo stesso e allo stesso tempo sei un altro. E sai che appena possibile andrai a cercarti un altro sentiero”.

La serata si è conclusa con un clima amichevole a tavola nella piazza alla Locanda di Casalmustia, come tradizione toscana vuole, dove tra un crostino nero ed un memorabile picio alle briciole ci siamo deliziati il palato ma abbiamo anche nutrito l’anima con storie, leggende e tante risate. Con alcune persone eravamo già amici, con altre ci siamo conosciuti quella sera ma tanta era la sintonia che sembrava di essere sempre stati amici. A fine cena, davanti a cantuccini e vin santo, tra un brindisi e l’altro, tutti abbiamo capito grazie a Palo e a Castelmuzio che tutto questo è il vero senso della viaggio e della vita!

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