FIRENZE – Alexander Pereira, ex sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare di Firenze, Angela Fantechi, a un anno e dieci mesi di reclusione per due episodi di peculato, al termine di un processo con rito abbreviato.
La pena è stata sospesa e accompagnata da un’interdizione di cinque anni dai pubblici uffici, anch’essa sospesa. Pereira è stato invece assolto da dieci capi di imputazione, tra cui la più grave accusa di malversazione relativa all’utilizzo di fondi pubblici.
Le accuse e la sentenza
La condanna riguarda due spese sostenute a carico della Fondazione, ritenute non previste dal contratto: il trasloco dalla sua abitazione di Milano alla nuova residenza toscana, per un importo di circa 24 mila euro, e un biglietto ferroviario da 60 euro. Il giudice ha disposto la restituzione di 25.909 euro alla Fondazione come riparazione pecuniaria e un risarcimento di 1.500 euro, a fronte dei circa dieci milioni richiesti dal Ministero della Cultura e dalla stessa Fondazione per danni patrimoniali e d’immagine.
Pereira è stato invece assolto dall’accusa di malversazione, che gli era stata contestata per l’uso ritenuto improprio di 35 milioni di euro provenienti dal fondo statale per la patrimonializzazione degli enti lirici. Secondo la procura, quei fondi sarebbero stati utilizzati per pagare stipendi e imposte invece che per rafforzare il patrimonio dell’ente, ma il giudice ha ritenuto insussistente il reato.
Le reazioni della difesa
Soddisfazione è stata espressa dai legali di Pereira, Sigfrido Fenyes e Marianna Poletto, che hanno sottolineato il forte ridimensionamento delle accuse e delle richieste risarcitorie. “A fronte di pretese per oltre dieci milioni di euro dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione, è stato disposto un risarcimento di 25.909 euro. Una volta lette le motivazioni, valuteremo se fare ricorso in appello per i due capi in cui vi è stata condanna”, ha dichiarato l’avvocato Fenyes.
La vicenda giudiziaria
L’inchiesta, avviata su segnalazione di consiglieri comunali, aveva portato alle dimissioni di Pereira nel febbraio 2023 e alla nomina di Onofrio Cutaia come commissario straordinario della Fondazione. Durante il processo è emerso che Pereira aveva già restituito circa 47.000 euro alla Fondazione, sostenendo che le spese contestate erano funzionali allo sviluppo dell’ente e alla ricerca di sponsor.
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