import-export.jpgArretra l’export dei distretti tradizionali della Toscana nel secondo trimestre 2016: il Monitor dei Distretti della Toscana della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca Cr Firenze evidenzia un regresso dell’1,3%, in attenuazione rispetto al valore del primo trimestre (-1,8%). Escludendo il distretto Oreficeria di Arezzo, secondo una nota di sintesi, il dato sarebbe però positivo (+0,3%) e in linea con il risultato nazionale (+0,2%).

Gli indicatori: bene olio toscano, male pelletteria aretina Per i ricercatori, alcune realtà si posizionano tra i migliori distretti a livello nazionale in termini di crescita delle esportazioni in valore assoluto: tra le prime 20 il distretto della pelletteria e calzature di Firenze (+6,7%), l’olio toscano (+31,9%) e il tessile e abbigliamento di Prato (+6,1%). Nel trimestre la situazione è negativa per i distretti della pelletteria e calzature di Arezzo (-40%), del tessile e abbigliamento di Arezzo (-20,3%) e del distretto orafo aretino (-10,4%). Gli Usa (+0,9%) continuano ad essere il principale mercato di sbocco.

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