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FIRENZE – Il rapporto sociale 2024 dell’Inps Toscana, presentato oggi a Firenze, evidenzia un calo della popolazione residente con un saldo demografico negativo di 8.324 persone, mentre il tasso di occupazione cresce dal 69,3% del 2023 al 70,9% del 2024, seppur con un aumento della precarietà lavorativa.

A livello demografico, il saldo migratorio registra un aumento di 14.178 unità. Sul fronte del mercato del lavoro, il saldo tra assunzioni e cessazioni è positivo: 508.276 nuove assunzioni contro 486.540 cessazioni nel 2024. Tuttavia, si osserva una diminuzione sia delle assunzioni a tempo indeterminato sia dei contratti a tempo determinato, a conferma di una crescita trainata dal lavoro precario. La percentuale degli inattivi scende dal 26,7% al 26,1%.

Si registra inoltre una crescita nell’accesso alle prestazioni per disoccupati, passate da 200.977 a 206.295, e un aumento delle ore di cassa integrazione da 7.736.727 a 10.904.283. La retribuzione media giornaliera in Toscana è di 100,9 euro per gli uomini, inferiore alla media nazionale di 107,5 euro, mentre per le donne è di 76,0 euro, anch’essa sotto la media italiana (79,8 euro). I pensionati sono quasi un milione, con 476.685 maschi e 520.204 femmine.

Marco Rossi, presidente del comitato regionale Inps Toscana, ha sottolineato come “la crisi attuale si inserisca in un contesto nazionale segnato da una massiccia uscita di lavoratori dal mercato e da un aumento delle disuguaglianze generazionali, con i giovani esclusi da percorsi stabili e con bassi salari”.

Maurizio Emanuele Pizzicaroli, direttore regionale Inps Toscana, ha evidenziato “l’elevata incertezza del quadro, anche per l’apertura internazionale della regione, che al momento rappresenta un rischio per le politiche commerciali turbolente a livello globale”.

Nel 2024 sono state liquidate in Toscana 56.657 pensioni previdenziali, un dato superiore rispetto al 2023. Sono state accolte 20.577 domande di assegno di inclusione e 2.646 richieste di sostegno per formazione e lavoro. Le entrate contributive sono cresciute del 2,69%, un incremento però inferiore alla media nazionale del 3,28%. La riscossione coattiva è aumentata da 215 milioni a 231 milioni di euro. Da segnalare infine come la percentuale di Durc irregolari (documentazione unica di regolarità contributiva) in Toscana sia più bassa rispetto alla media nazionale, in calo dal 13% del 2023 al 12,8% attuale.