CARRARA – Il marmo è un bene prezioso da parcellizzare. Gli allarmi degli ultimi giorni sull’aumento della produzione hanno suscitato la pronta risposta dell’amministrazione.

“Per quanto riguarda il Comune di Carrara tutte le aziende sono in linea con le quantità assegnate e non prevediamo problemi con le produzioni sostenibili già previste dal Prc. Per il nostro territorio, lo ricordo, il piano fissa a 32 milioni di metri cubi le produzioni sostenibili in 20 anni e noi come Comune abbiamo fissato un ulteriore paletto assegnando finora nei singoli piani di coltivazione complessivamente 16 milioni di metri cubi alle aziende con scadenza 10 anni, con l’obiettivo di redistribuire poi la seconda metà”, ha detto il sindaco Serena Arrighi in merito alla variante al Piano regionale cave riguardo le quantità sostenibili, che prevede un aumento fino al 5% del quantitativo di materiale estraibile in Toscana.

Il primo cittadino poi fatto notare come sia “assolutamente falso affermare che la produzione delle nostre cave sia cresciuta in questi anni, i dati ci dicono l’esatto opposto. Nel 2023 sono transitate dalla pesa di Miseglia 656mila tonnellate di blocchi, si tratta del dato più basso di sempre che attesta la produzione a circa la metà, per esempio, di quanto avveniva a inizio secolo visto che nel 2001 le tonnellate estratte furono quasi 1,2 milioni. In tutti questi anni, a fronte di una produzione di scaglie bianche e scure più o meno costante, differenze significative le abbiamo avute solo per quanto riguarda le terre (1,1 milioni di tonnellate passate in pesa nel 2022 e 574mila nel 2023) perché legate a importanti appalti pubblici”.

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