FIRENZE – Se si parlasse di vino, l’annata non meriterebbe le cinque stelle. Per la moda bastano le parole di Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa: “Il 2023 non è stato un anno da ricordare”.

Considerazione che parte dai numeri: “-9% le esportazioni toscane della moda verso il mondo, e dai dati della produzione del settore, che mediamente flette più della media complessiva dell’industria”.

In questa fase “abbiamo bisogno di un sistema-Paese che sappia interfacciare l’innovazione continua delle aziende”, ha aggiunto Bigazzi, ricordando che “aprendo l’ultimo Pitti Uomo il ministro Urso aveva detto che il 2024 dovrà essere l’anno delle politiche industriali sul made in Italy. Rilancio e rafforzo la sua proposta. Ci aspetta un periodo impegnativo e sfidante. E mai come ora c’è bisogno sia di politica industriale per non restare impantanati nel presente e progettare il futuro”.

Articolo precedenteAntenati. In viaggio con Marco Paolini nella memoria genetica delle specie umane
Articolo successivoRiciclo dell’indifferenziato ed energia per 5mila persone: salto di qualità per Pian delle Cortine