Tempo lettura: 2 minuti

FIRENZE – Un nuovo sviluppo nell’inchiesta sulla morte di Celeste Pin, ex calciatore e storico capitano della Fiorentina, avvenuta il 22 luglio scorso nella sua casa sulle colline di Firenze.

La Procura di Firenze ha disposto per mercoledì prossimo l’autopsia sulla salma di Pin, attualmente conservata presso la Medicina legale, nell’ambito di un fascicolo aperto per omicidio colposo contro ignoti.

L’indagine, affidata alla pm Silvia Zannini, è partita dopo un esposto presentato dall’ex moglie di Pin, Elena Fabbri, assistita dall’avvocato Mattia Alfano, che ha chiesto approfondimenti come esami tossicologici, autopsia e un’analisi dettagliata del contenuto del cellulare dell’ex calciatore, sequestrato immediatamente dalla polizia.

La richiesta scaturisce dai sospetti della donna, che ha negato l’ipotesi del suicidio prevalente nelle prime valutazioni della Procura, sostenendo che Celeste fosse una persona positiva e attiva, e ipotizzando piuttosto che potesse essere stato vittima di un’aggressione o di una rapina andata male.

Ieri le forze dell’ordine, insieme agli esperti della Scientifica, hanno effettuato un accurato sopralluogo presso l’abitazione di Pin. L’obiettivo era cercare tracce o elementi utili all’inchiesta, come documenti, dispositivi elettronici secondari (iPad, telefoni), biglietti o un eventuale testamento, che non era stato ritrovato al momento del ritrovamento del corpo. Contestualmente la polizia ha messo sotto controllo la scena del ritrovamento per impedire contaminazioni, preservando così le prove ai fini dell’indagine.

Non si esclude inoltre che la Procura possa estendere gli accertamenti a verifiche bancarie per chiarire gli ultimi giorni di vita di Pin, che secondo alcune testimonianze avrebbe mostrato un cambiamento d’umore a seguito di una telefonata ricevuta durante una vacanza con amici. Questo elemento rappresenta un ulteriore nodo da sciogliere nelle indagini in corso.

Celeste Pin, 64 anni, era noto e stimato nel mondo del calcio e aveva affrontato in passato un periodo di depressione, ma secondo la sua ex moglie era in cura e viveva una vita attiva e serena, tanto da rendere difficile accettare la tesi di un suicidio volontario.

Iscriviti al nuovo canale WhatsApp di agenziaimpress.it
CLICCA QUI

Per continuare a rimanere sempre aggiornato sui fatti della Toscana
Iscriviti al nostro canale e invita