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CRESPINA – È morto dopo una lunga malattia a 87 anni il critico d’arte pisano Carlo Pepi.

Considerato il massimo esperto di Amedeo Modigliani e Pegaso d’Oro della Regione per la sua instancabile attività in favore della cultura e dell’arte, Pepi è conosciutissimo per la vicenda delle Teste di Modì. Quando ci fu la beffa delle sculture, attribuite a Modigliani ma in realtà false e realizzate da alcuni goliardici artisti livornesi, ritrovare sul fondale dei fossi nel centro della città labronica, Pepi fu tra i primi ad affermare che le statue erano fasuelle e, inoltre, erano state realizzate da più autori.

Il critico era famosissimo anche per la sua enorme collezione: una raccolta di quadri e opere che Pepi aveva costruito durante la sua lunga carriera e che contava circa ventimila tra dipinti, documenti, disegni di Fattori, dello stesso Modigliani e dei macchiaioli toscani.
“Oggi la Toscana perde un gigante dell’arte – il commento del presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo -. Indimenticabile la sua battaglia del 1984, quando fu tra i pochissimi ad avere il coraggio di dire che le famose teste di Modigliani ritrovate nei fossi di Livorno erano false. Una verità che il tempo gli ha dato pienamente ragione, facendone un simbolo di rigore e onestà intellettuale. Solo pochi mesi fa gli abbiamo consegnato il Pegaso, per dirgli grazie di un impegno straordinario che resterà patrimonio di tutti. E oggi vogliamo ribadire il nostro impegno: la Regione sarà al fianco del Comune di Crespina Lorenzana per accompagnare e sostenere la nascita della Fondazione che porterà avanti la sua eredità culturale”.