Un incontro sulle linee previste dal piano industriale 2012-2015 è convocato domattina, martedì 7 agosto, alle ore 11 nell'auditorium della sede di banca Mps in viale Mazzini a Siena e vedrà di fronte i vertici aziendali, i rappresentanti delle sigle sindacali e anche i capi del personale delle varie società del gruppo Mps. A darne notizia le stesse sigle sindacali durante il presidio di questo pomeriggio in piazza del Duomo di fronte al Palazzo della Provincia.
 
La perplessità dei sindacati
«Una convocazione che segue il primo incontro con Ilaria Dalla Riva, responsabile delle risorse umane di Rocca Salimbeni – ha sottolineato Antonio Damiani, segretario della Fisac Cgil di Siena – avvenuto a margine dello sciopero del 27 luglio (leggi). La stessa procedura di convocazione lascia molto a desiderare perché molto generica e non basata su progetti concreti di confronto e apertura di una trattativa. Domani ribadiremo con forza la nostra opposizione alle esternalizzazioni previste dal piano industriale e solo se ci saranno date garanzie in tale ambito saremo disposti a ragionare sui tagli dei costi del personale che, ribadiamo, devono prender il via dal top management».

Il presidio in piazza Duomo «La Provincia di Siena dica chiaramente da che parte sta, se da quella dei lavoratori o da quella del management della banca». A chiederlo a gran voce al presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini le sigle sindacali di Banca Mps durante il faccia a faccia di questo pomeriggio durato un'ora in piazza del Duomo sotto il Palazzo della Provincia. «Non e' possibile pensare – hanno aggiunto i sindacati – che ci siano 2300 capri espiatori a rischio per le esternalizzazioni e che nulla hanno ache fare con il piano industriale e il taglio dei costi». «Di fronte a proposte altenative – ha detto il presidente della Provincia Simone Bezzini – l'azienda non si deve sottrarre ad un confronto serio. La difesa anche di un solo posto di lavoro e' per noi prioritaria».

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