No a facili allarmismi dei soloni dell’ambiente. Sergio Ortelli, sindaco dell’Isola del Giglio replica così al geologo Mario Tozzi che ieri aveva affermato che «la carcassa di Costa Concordia e' un pericolo molto grave. Un centimetro cubo di quel carburante, l'Ifo380, puo' uccidere la vita in un metro cubo d'acqua. E li' dentro ce ne sono 27 mila tonnellate. Se Il carburante esce  muore l'isola del Giglio».

Il sindaco chiede rispetto e equilibrio «Il catastrofismo dei soloni dell'ambiente e' cio' di cui il Giglio e la Costa d'Argento hanno meno bisogno in questo momento – ha replicato questa mattina il sindaco del Giglio Ortelli – Davanti a quella che ad oggi e' ancora una tragedia bisogna mantenere un atteggiamento di profondo equilibrio e rispetto verso le persone colpite dal dramma della perdita e di pacato e moderato ottimismo verso la buona riuscita delle operazioni».

La situazione al Giglio Sono riprese stamattina, intanto, le operazioni di flangiatura sulla chiglia della Costa Concordia, preliminari allo svuotamento dei serbatoi della nave. Le migliorate condizioni meteomarine hanno infatti consentito l'affiancamento del pontone al relitto e la ripresa dell'attivita' da parte dei tecnici. Una delle possibilita' e' che le operazioni di flangiatura, e cioe' di sistemazione delle valvole per il defueling, possano concludersi oggi stesso. Poi dovra' essere valutato, soprattutto in base al meteo, quando cominciare lo svuotamento dei serbatoi.

L’ad di Costa sull’isola «Costa Crociere c'e' e fara' fede a tutti gli impegni. Questa nave dovra' venire via dal Giglio, non dovra' inquinare e tutto dovra' essere fatto in sicurezza e in tempi ragionevoli». Lo ha detto il presidente e ad di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, oggi pomeriggio nell'incontro con i cittadini dell'isola del Giglio, alla presenza del sindaco Ortelli. Foschi ha precisato che la compagnia percorrera' «tutte le strade possibili perche' la nave venga portata via intera. Al momento – ha aggiunto Foschi – non so darli ma ne sapremo di piu' nel momento in cui avremo il cronoprogramma dei lavori a meta' marzo. Vogliamo programmare insieme a voi le attivita' – ha proseguito l'ad rivolgendosi alla cittadinanza – per non impattare sulla stagione turistica o ridurre i disagi al minimo». Ad alcuni abitanti che gli chiedevano che cosa accadra' se la stagione turistica dovesse essere compromessa, Foschi ha replicato che «Costa sta facendo fronte a molti impegni economici e affrontera' anche questo. La societa' e' stata 'azzerata' dai media con poca analisi e dovremo lavorare sodo per ridare credibilita' all'azienda». Foschi e', poi, tornato sulla questione dell'inchino. «Inchino – ha detto – e' una definizione giornalistica. Costa Crociere conosce la navigazione turistica e i protocolli di sicurezza. Le navi entrano anche nei porti e quella della navigazione turistica non e' una pratica frequente ma e' sempre stata fatta in sicurezza». Al termine dell'incontro, il sindaco Ortelli ha espresso «piena fiducia in Costa Crociere. Cosi' come stiamo facendo con al struttura commissariale ci interfacceremo anche con Costa perche' i cittadini abbiano tutte le informazioni di cui sentono il bisogno».
 
Messa per le vittime «E' il dolore piu' grande dopo la morte di mia madre». Cosi', il presidente e ad di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, ha descritto i suoi sentimenti dopo la tragedia della Costa Concordia, oggi all'isola del Giglio, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano come si sente. Foschi tornera' il 13 febbraio al Giglio per prendere parte alla messa di suffragio per le vittime della Concordia che sara' celebrata da don Lorenzo, parroco del Giglio, e da monsignor Girolamo Borghetti,, vescovo di Pitigliano, Sovana e Orbetello.
 
Equipaggio valido «Il 95% dell'equipaggio ha gia' chiesto di tornare a lavorare – ha proseguito Foschi – I gigliesi che sono popolo di mare hanno riconosciuto la validita' del nostro equipaggio e questo io l'ho sempre sostenuto. Poi la magistratura fara' il suo corso». Il presidente di Costa Crociere ha ribadito che sulla nave non c'era alcun passeggero clandestino. «Non e' stata una mancanza da parte nostra – ha spiegato -, Gabrielli ha gia' chiarito che si e' trattato di un tentativo di truffa da parte degli ungheresi». L'ad si riferiva all'episodio della donna che si e' presentata al ministero degli esteri spacciandosi per la madre di una cittadina ungherese scomparsa sulla nave naufragata all'Isola del Giglio. Infine, Foschi ha precisato ai giornalisti di non aver piu' sentito il comandante Schettino.
 
Fratello di disperso ringrazia i gigliesi Kevin Russel Rebello, fratello di Terence, il cameriere indiano di 33 anni disperso nel disastro della Costa Concordia, ha preso parte oggi all'incontro tra i cittadini dell'isola del Giglio e il presidente di Costa Crociere, Foschi. Kevin ha preso la parola, alla fine: «Approfitto per ringraziare tutti i gigliesi – ha detto -, i soccorritori e Costa per tutto quello che hanno fatto e che stanno facendo». Terence era stato visto l'ultima volta il giorno della tragedia, mentre, sul ponte della nave, aiutava i passeggeri a salire sulle scialuppe di salvataggio. Kevin ha raccontato la sua storia, pochi giorni dopo il disastro, in un video-intervista sul sito dell'emittente americana Abc. Il giovane indiano ha promesso di rimanere in Italia fino a quando non sara' recuperato il cadavere del fratello. E oggi e' tornato all'isola del Giglio per ringraziare gli abitanti e chi si e' prodigato nelle ricerche.

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