«Il calendario è il coagulo delle aspirazioni e della volontà di fare della nostra organizzazione. In quest’anno in particolare il calendario si ispira al genio visionario di Leonardo da Vinci per mostrare come l’esercito è attento alle esigenze della nazione equipaggiandosi con mezzi che pur rifacendosi in un parallelismo un po’ visionario con Leonardo, ci garantisce dei mezzi di altissimo prestigio, di altissimo livello, e di grande efficienza». Lo ha detto il Generale di divisione Pietro Tornabene, Comandante dell’Istituto geografico militare di Firenze, a margine della presentazione del ‘CalendEsercito 2019’, avvenuta quest’oggi all’interno della sede dell’Istituto geografico militare a Firenze.

‘L’uomo e la tecnologia-omaggio al Genio Universale’ è il titolo del Calendesercito 2019 che vuole onorare la figura di un toscano conosciuto in tutto il mondo per la sua versatilità, la sua intelligenza, la sua capacità di innovare e di sperimentare: Leonardo da Vinci. L’accostamento Leonardo da Vinci-Esercito-Industria nazionale, nato dal collegamento ideale di numerosi progetti di Leonardo ad altrettanti mezzi e sistemi d’arma dell’Esercito realizzati dall’industria nazionale, ha consentito di porre l’accento sul rapporto fra Forza Armata, scienza e tecnologia, rapporto fondamentale nel complesso mondo contemporaneo che vede i soldati operare, in prima linea, in molteplici contesti nell’ambito di un ambiente operativo caratterizzato da complessità della minaccia e indeterminatezza degli operatori nemici. Cio’ comporta una spiccata flessibilità dello strumento militare terrestre che deve essere capace di operare anche ‘dual use’. Da un lato mettere in campo la capacità di partecipare alla stabilizzazione internazionale in diverse aree di crisi nel mondo, e dall’altro di operare sul territorio nazionale a supporto delle Forze di Polizia e in soccorso della collettività.

«La città di Firenze ha un filo rosso con l’esercito in generale fin dall’inizio – ha aggiunto Tornabene – L’esercito italiano nasce nel 1861 e diventa esercito del Regno d’Italia quando la capitale era a Firenze. Quindi già dal 1865 Firenze ha sempre abbracciato l’esercito italiano come parte integrante del suo tessuto cittadino, ed oggi in particolare quando si parla di Leonardo da Vinci si parla di Toscana, si parla di Firenze, si parla di Vinci, e si parla del Rinascimento. In questo contesto l’esercito e il retaggio di Leonardo sono uno stimolo per sempre meglio operare con una visione al futuro con un’attività pragmatica sappia farsi interprete delle esigenze della nazione e le sappia adeguatamente fronteggiare con mezzi adeguati, efficienti e moderni».

 

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