Al via da stamani i lavori di monitoraggio delle superfici marmoree esterne del Duomo di Firenze, che proseguiranno, nelle prossime due settimane, con la supervisione di quelle del campanile di Giotto e della cupola del Brunelleschi. Inoltre quest’anno, per la prima volta dopo il restauro delle facciate terminato nell’ottobre del 2015, anche le superfici marmoree esterne del Battistero saranno monitorate.

Foto Ansa

Eredi degli scalpellini sulla gru In piazza, fin dalla mattina, un’autogru con un braccio di 56 metri, che consente al personale dell’Opera di Santa Maria del Fiore di lavorare sulle facciate esterne dei monumenti. Nel prossimo monitoraggio, previsto in autunno inoltrato, sarà impiegata una autogru con un braccio di 104 metri, con cui si raggiungono anche le parti più alte della cupola del Brunelleschi e del campanile di Giotto. Fin dalla edificazione dei monumenti di Piazza Duomo era usanza che gli operai dell’Opera verificassero lo stato delle superfici marmoree calandosi dall’alto in cordata, come dei veri e propri alpinisti. Questi operai, che fanno parte della ‘Bottega del restauro dell’Opera’, sono gli eredi diretti degli scalpellini che realizzavano le decorazioni scultoree e architettoniche della cattedrale e del campanile e che oggi si dedicano al mantenimento e alla conservazione di questo patrimonio.

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